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La musica del tuo blog, Giacomo
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C’è un forte desiderio di risorgere
non solo ad est del destino.
Anche dove sai ci sono forti temporali ancora,
dove il pensiero di salvare la faccia
è più forte di quello di salvarsi il culo.
C’è un sentiero chiamato tempo
e un fiume paziente che ci percorre,
in questo incontro che ci ha dato la vita.
C’è una bambina che scuote il ciliegio
e che scivola dalle stelle
nelle braccia forti di un giovane cedro.
Ha un buon odore il cedro
ha un buon odore il bosco che lo circonda,
è calda la terra, caldo e batte forte il suo cuore.
Ti racconteranno le bugie della verità,
nella pesantezza di un nome
che da sempre è ombra delle mie foglie.
Recidi tu quel ramo,
che gli autunni regalano la bellezza dell’albero spoglio
che chiede solo la dolcezza
d’un cappotto di neve per rigenerare
nel silenzio delle cose,
primaveera.
Dentro al fiume,
scorre di noi, un altro giorno
e tanti ancora fluiranno nella pazienza del tempo
fino alla riunione nelle braccia infinite del mare,
dove i poeti scrivono sulle conchiglie versi d’amore
e piangono nell’inifinito, lacrime di sale.
Su cuscini di foglie
verranno con le ruspe e con le loro ottusità
a portarti via il sogno,
tu apri le ali e vola sull’albero
fra ciliegie, lucciole e stelle.
Cogli di te e per te,
il meglio della necessità
ma non negarti, figlio del tuo tempo,
la Libertà della Libertà
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A Giacomo