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Mi sarei persa nella ricerca della tua bocca,
libera, nella gabbia vuota di una parola.
Mi sarei ubriacata bevendo di me, la tristezza.
Piccoli sorsi fino a sera,
per poi, abbandonarmi nella stanchezza.
Liberami la bocca dal bacio,
libera l’inguine dall’inverno.
Solo i passi del passerotto
costruivano disegni come ricami
nell’infinita distanza.
Unica certezza, il fumo di silenzio
come un vizio di nebbia
ricamava il vuoto della bocca
.
Trovato nella bocca e forse oltre
dove ancora c’è nebbia