simplement

indépendance - fatiguée

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E se mai ti chiederai dov’è la casa della luna,
che il respiro del vento,
ti porti le chiavi per aprirne l’uscio.

Un cigolìo accompagna i nostri ricordi
 in quella cantina umida dove ci siamo bevuti la vita
 e dove ballavano i giorni, con noi,
al tavolo di quelle semplici
cose consuete.

Se fosse
non saremmo qui a raccontarci
come quando mi ubriacavo di te e barcollavo…
Ricordi Amore?

E non sapevamo che eravamo già in volo,
oltre la vita, oltre la morte,
al di là di ogni possibile destinazione
oltre l’orlo scucito di un precipizio

.
dedicato con il cuore
con l’anima che abita in me, la donna

mon Dieu

indépendance - le vent

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Difendo te come si difende la vita,
feroce e crudele
come un ceffone preso nel buio
e aggrapparsi a un’idea che non faccia troppo male. 

Abbracciarti nella notte
e svegliarmi nell’odore del sole.

Difendo te,
perchè il cuore è un bambino
che trasforma detriti in perle
gioca ai soldatini senza fare guerre
e sul più lieve dei pensieri,
nel buio s’addormenta.

Pensa solo ad Amare
anche mentre affoga in un sospiro
e lasci le tue camicie colorate
appese tutte nel giorno ch’è stato di noi,
ieri.

Difendo te,
ch’è difendere me
in una trincea di uomini che ho amato
e che chiamo uno ad uno col tuo nome.

Non pensa il cuore che Ama,
non si chiede il perchè della pioggia,
ci vive dentro come unico nascondiglio possibile
dove piangere

E prega un Dio, il cuore
perchè ogni Dio su cui inciampo i miei giorni
è il vibrare di corda tesa,
in cui pizzichi

un suono d’Amore

 .
Trovato dove sei rimasto

fatiguée

indépendance - danseuse

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Ti ritrovo nelle fatiche della vita,
dove nei giochi d’acqua,
ancora risplende la luna.

Ha il volto rassicurante
e una mano presa in prestito ad un albero
per raccontarci di un’altalena che ancora si muove
vicino agli anemoni selvatici.

Dentro gli occhi che rovisti frettolosamente
e anche oltre,
c’è nella calma di un mare in burrasca,
una terra rimossa dove
tutto ancora nasce e niente seppellisce.

Ho coperto il destino con un destino nuovo,
preso in prestito dalla giocosità della femmina
ch’è nel nido a fare la mamma.

Mentre giochi agli indiani
scopre con pudore di sè i seni
e allatta una ad una
mentre tu le colpici con le frecce
tutte le stelle

.
Dal cielo, dalla luna pallida,
dalle frecce che mentre allattavo le stelle,
hanno colpito me

la tendresse II

indépendance - la tendresse

 

Ove il vecchio passa l’Arno
stabile sulle sue vecchie ossa,

ove i certi,

gettano la chiave del proprio cuore

noi, stavamo nel nostro abbraccio.

In quell’istante pensai,

che in ogni momento in cui il buio mi avesse colto,

ricordando il tuo sorriso,

come i pescatori,

avrei avuto una stella guida.

 

Sì, sono un pescatore.

Domani getterò le reti,

e per molto

starò senza i tuoi occhi figli di un castagno.

Dovrò saziarmi delle tue carezze, finché potrò

Dei tuoi baci

E dei tuoi sorrisi.

 

Tu mi rimprovererai di ingordigia,

ed io ti sorriderò

e ti bacerò ancora.
.

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"Francesca"
di Giacomo D.

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Dal cuore di Giacomo, 15 anni
che io osservo vivere e respirare.
Poesia classificata ad un concorso di poesia il mese scorso

dans le noir

indépendance - dans le noir

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Mi sono cucita addosso,
un abito lungo di pazienza
ch’è di me ora,  la donna.

Ad aspettarti dietro ad un pensiero,
rimane con me in braccio, la notte
sulle scale del mio monastero,
o meglio su quel porticciolo che
guarda il faro parlare alle stelle.

Il silenzio sovrasta i rumori della vita
ch’è di me, ora la preghiera.
Zampilli d’acqua, bagnano la bocca del leone
e la fontana disseta il cuore del  viandante.

Con i miei errori,
tutta la tenerezza di una notte vuota di stelle,
e un’ombra senza catene che s’avvcina
per portarmi, come fosse della nostra fame,
il pane,

quel vizio d’Amarti ch’è dei miei errori,
il cielo da respirare

.
Trovato dove ti cerco

notre étoile

indépendance - la femme

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Rimane un alone curioso
sugli occhi che si affacciano
al balcone dei tuoi anni.

Troppi per me, pochi per noi.
La differenza è un salto nel vuoto
con per paracadute, un manto di stelle.

Ho già promesso al destino
che è per te il mio volo,
come volano le gazze ladre
sull’albero del vicino
a beccare le ciliegie

.
Dalla bellezza della tua presenza
e dalle mie ali atrofizzate

la soirée II

indépendance - ballet

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Mi avvicino a te ogni sera,
quando il sole ti raggiunge oltre lo sguardo
lasciandoti la tenerezza silenziosa
d’ogni mio bacio.

Ogni ghiacciaio diventa mare
negli occhi e oltre dove ci siamo persi,
quella nave di noi, sempre arriva.

Porta sempre un sogno,
porta sempre il tuo odore
pelle matura issata come vela del veliero
fra le reti.

Dalle labbra esce un pensiero
così lontano dalle tue mani.
Lo raccogli perchè non possa tradirci la vita
domani.

Una macchia di stelle cattura il mio sguardo
come fosse il respiro del cielo
quel perdermi ancora,
nell’unica casa di cui io riconosca le pareti,
anche senza la luce della luna,

nell’abbraccio silenzioso
della tua voce

.
Come ogni sera
il faro emette luci, le onde baciano le rocce
e nella sabbia un granchio pesta un pensiero

les yeux claires

indépendance - saison

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Mi incuriosisce del mio tempo,
quel lungo silenzio che non si muove.
Immobili nel vento,
anche le foglie del noce

Nuvole disegnano un abbraccio
da cui piove di me, la donna
e un pò più in là,
mi asciugo nel lungo giorno di pioggia.

E’ piovuta tanta vita sulle macerie, Amore,
tanta da lavare, in tutto quello che è crollato di me,

anche gli occhi

.
Nella fretta della vita che ci scrive addoso
graffiti

saison II

indépendance - cherche moi

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Ci unisce la distanza,
e le foglie, raccontano di noi,
il tempo della storia.

Ciuffi di sambuco costeggiano l’ansia,
e quei passi che si perdono
nella polvere.

Insipiro la vita
come pronuncio il tuo nome
molto più breve della memoria,
più veloce d’una corsa.

Era inverno
io ero di noi la neve 
e tu fiorivi
come fiorisce il sambuco a maggio

.
Da un cielo plumbeo
e dal bisogno di pioggia