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Ciao Carlo,
voglio ricordarti così,
con uno dei tuoi post
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L’immagine di me voglio che sia
sempre ventenne, come in un ritratto;
amici miei, non mi vedrete in via,
curvo dagli anni, tremulo, e disfatto!
Col mio silenzio resterò l’amico
che vi fu caro, un poco mentecatto;
il fanciullo sarò tenero e antico
che sospirava al raggio delle stelle,
che meditava Arturo e Federico,
ma lasciava la pagina ribelle
per seppellir le rondini insepolte,
per dare un’erba alle zampine delle
disperate cetonie capovolte…
[Gozzano]
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dalla precarietà della vita