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Al di là del vento
c’è una persiana schiusa
e un canestro di pensieri pronti a sfiorire
come dovesse tornare primavera.
Al di là del vento
c’è una bambina che gioca con una luce.
Ha occhi di cielo e capelli legati al vento
come fosse ancora vero
poter tornare.
Ci hanno violentato il cuore,
hanno rubato i fiori dal giardino,
la bambina forse un giorno
dalla pesantezza delle nuvole,
pioverà.
Non ha stagione il tempo,
non ha casa il destino
solo lo spazio di un momento fra lei e il cielo.
Legata a una radice di betulla
dolorosa come un dente,
la bambina che beveva cielo per piangere sulla terra
un giorno tornerà.
Tiene la corda del suo destino,
come fosse ancora giocare,
come allora, prima di sognare prima di svegliarsi,
prima, molto prima di rinascere
lei la corda la salterà.
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Dalle cose che accadono
e quando accadono è troppo tardi
per difendersi