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E’ di silenzio il grande suono,
la distanza che avvicina,
senza fede in dio, la donna che prega.
La ferita è un vortice che canta
lo strapparsi da indosso abitudini,
il vestirsi.
Nuda di me,
lungo il silenzio di betulle,
dorme, in apparente morte, il fiume,
poi, nello sguardo che si posa,
tutto rinasce.
Spezza la monotonia un temporale,
un pensiero di luce,
una parola senza via d’uscita
e la nuvola nera pascola il cielo,
brucando come fosse erba,
le ortiche
.
Stagioni e tutto quello che c’è dentro