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Accosto le mani alla voce,
per ricordarmi il peso di una carezza.
La luce del buio,
tante volte ha acceso la mia stanza,
con una mano che scriveva macigni di poesie
delineando i miei fragili contorni.
E’ nell’odore della pioggia
che respira come fosse ancora cosa viva,
l’ombra bugiarda
d’una presenza
.
seguendo le capriole delle mie mani
quando mi rincorro per darmi carezze