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Lamenti spesso
un dolore intervitale,
sottraendo alla vita,
piccoli, brevi, istanti di gioia.
Lamenti un dolore
che ha in Adamo la sua origine
ma tu stesso sai
che della nostra genesi,
io sono solo la foglia sul pube.
Mio padre non andò mai in guerra
e mi disse di diffidare
da chi coltiva le stelle
e da chi pianta grane per niente.
Nel cortile delle probabilità
ho dolori da archiviare,
o pesi da smaltire.
Guardami pure sorpreso fra le maglie
dell’incredulità.
Io perdo tempo a giocare
come fossimo ancora al primo incontro,
con la tua intimità.
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trovato masticando vita