.
Stai oltre,
molto oltre le insenature
dove abbandoni in me il mare,
dove il riflesso di un giorno
trafigge il lento ritirarsi nella marea
delle onde.
Tu sei oltre,
dove non bagna la terra, il mare,
dove il vento trascina memorie,
dove abbiamo ormeggiato
in un giorno eterno ogni futura esistenza.
Più costante del vento
è il labirinto in cui esisti
in me e oltre.
Rumori lontani
come il frusciare delle foglie morte
ricordano che nella vita
qualcosa simile ad una maledizione,
o forse solo come la condanna a ritrovarla
esiste
.
Dal buio, dal mare che nuota le mie onde
nel maremoto io sto sempre sotto