.

Mi riconobbi nel giorno eterno;
quello in cui si rompono gli specchi,
e ogni frammento è un’isola che si allontana
dalla terra ferma.

La città che brucia
è una luce che non riscalda
è il nuotare senza direzione
in un mare che nelle fiamme annega.

Ero l’onda che non arrivava
ed ero la paura del cielo,
in una stanza troppo grande
per un’ombra che non cammina.

Trovai la direzione, abbandonado la rotta,
abbandonado di me, tutto.

Ho scavato un cuore d’erba nella roccia
con un sole che nuota
nelle dune di donna,

la sabbia

.
Pensato fra le vongole e i fornelli,
il pensiero evapora come la  tenerezza
d’estate, un giorno