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Fotografia di L. Martin
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E ora strappami la vita da indosso,
e scarnifica la carne
dal vento.
Riconoscimi fra le ombre,
in un silenzio che batte
come un tempo abbandonato
dentro a un orologio rotto.
I tuoi sguardi
sono i nodi sui miei anni.
Sembra che si stringano
dove il glicine sceglie nuove traiettorie
a filo dell’aria e piange
grappoli di petali
senza dire niente.
Come m’è prezioso
oggi il silenzio:
quest’oracolo muto
dagli occhi grandi.
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Il male di vivere
sta diventando la mia malattia cronica