ma vie
Hai quel dono smisurato
di centrare sempre il bersaglio
con pochi colpi in canna.
Due, tre domande, nette, essenziali,
crude, come ti ho insegnato essere la vita
e Tu, Sempre, mi disarmi.
Avevo preparato un post tra il nostalgico rock
e una immagine da ormone alto, tanto per alleggerirmi i pensieri
Dopo due settimane sei tornato
nel mio utero
(ed io nel Tuo)
La Tua leggerezza è una pallottola
che mi uccide anche se tra le parole e gli sguardi ridiamo.
– "Non tornerò a casa, almeno fino a giugno"
(Tua mamma muore, non Te lo dice, ma muore)
– Magari anche prima, dai, vediamo…
– No, mamma, ho detto giugno anche se…
– Anche se?
– Mamma, giorni fa ho smesso di raccontarmi cazzate…
– Perchè? …Chi sa?
– Nessuno sa. Sappiamo solo io, solo te.
( Mi sei mancata mamma… )
Ah, ieri è venuta la tipa del babbo da noi.
– Ah, bene… Ti trovi bene con lei?
(com’è?)
– Mica deve stare con me. Lei sembra vecchia.
(cazzo, però tuo babbo è bellissimo… Ma lei è vecchia come me?)
– Pensa da vecchia, sembra vecchia, è proprio vecchia.
Te non sei ne’ sarai mai vecchia, mamma.
Ti guardo:
Sei bellissimo e in ottima forma
sai persino sparare al cuore.
"Te non sei ne’ sarai mai vecchia, mamma"
p e n s o
che
nella mia giovinezza
io, piano muoio
(quante volte Ti sto uccidendo?)
liberamente tratto dall’album di Famiglia