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Fotografia di E. Mantarai
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Ci ricordavano
gli spazi e i tempi
in cui matura un inverno.
Quel tempo ostile
che nella gestazione
non sarà mai parto.
Eppure hanno un nome anche le stelle,
il cielo e la sua parete
che tutto osserva
senza svelare niente.
Colonne di fumo ingannano l’aria
rendono prigionieri
la coscienza, il pensiero e la memoria.
Eppure eravamo
il punto d’inizio e di non ritorno
del nostro girovagare per eccessi.
Solo l’Amore
ci insegue nel tempo che sfugge
e si traveste d’eterno
ingannandoci teneramente.
Eppure qualcosa ancora imbriglia l’aria:
è il respiro che si fa sordo
o forse è solo il tempo che passa
lasciando agli anni
future primavere
e un raggio d’estate
rubato al calar del sole,
forse.
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trovato nella tenerezza che da l’amore.