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Capiranno mai le nuvole
quanto di noi ancora trattengono?
Io, nuvola bastarda
che non si muove dal suo stesso cielo,
io, puttana dei tuoi pensieri,
io, puttana di parole.
Siamo un eccesso senza abusi
senza ombre di luce, ti sfilo dall’indecenza
la tenerezza d’un gesto d’Appartenenza.
Rimboccami con cura, nel mio destino,
quand’è sera, il cuore
E’ stato come affogare in un sorso di vita
e avere ancora sete.
Giocano le mani
strane ombre sul muro senza specchi.
Cerco nel mio vuoto,
tastando col cuore bendato
il pozzo dei tuoi occhi
.
Trovato penso qui, o forse lì da te
comunque di Noi