aujourd'hui je voudrais…

indépendance - recherche
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Fotografia di Penny J.

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Fu quando mi dondolai
sul passamano del tuo sguardo
che già qualcosa si sfibrava,
che uno dei due stava andando.

Ci sono visioni d’altro
nella nassa del non pescato,
nel guizzo dei pesci al tramonto
o nella solitudine di un abbraccio.

Vorrei oggi 
indossare i tuoi occhi
per guardarmi ridente
tuffarmi come allora,

dalla vetta più alta dell’Amore
fino alle braccia silenziose

delle alghe.

,
trovato in una mattina di stupore
che ancora non ci credo

 

sans se dire adieu

indépendance - les temps et les fleurs
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Fotografia di Szeike

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E’ così che vanno le cose?

Il lento scendere dentro i discorsi
e lì abbandonarmi alla velocità
degli addii.

Essere neve che cade sulle foglie
e piano, chiara acqua
 piange sulla terra,

per dissetare l’andare delle tue orme,
perchè nemmeno l’addio
si perda e si riconsegni
come me,
al nulla.

E’ così che mi ricordi?

L’abbraccio continuo
senza inizio, senza fine
un cerchio come una biglia
che rotola gli scalini
e urta in te, un tempo senza fine,

Un’arancia
ha ancora un odore di pelle e di sale.

Un morso al cuore stride
come cinguetta la gazza ladra
dal solito ramo.

E’ così che andrò anch’io?
Lentamente,

senza dirti mai addio.

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trovato

marée

 

QUESTA IMMAGINE E’ STATA RIMOSSA
PER STUPIDITA’ DELL’AUTORE
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Disancora per mano tua
la nave del ricordo;
quella che senza mare
naviga ognuna delle mie rotte.

Canzoni di antica tenerezza,
scrive sull’attesa,
la schiuma fra le conchiglie.

Nelle carezze,
le tue mani intrecciano capelli
ai nodi del vento.

Tornano sempre,
– tornano sempre più forte –
a ricomporsi leggiadre e timide,
sui nostri occhi,

con desiderio
fra la brevità nostra e delle maree,
chiedendo solo mare
 
le onde.


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mordendo una mela rossa

 

aujord'hui et demain

indépendance  -  sur l'eau
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Fotografia di mosaicroro

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Ed è quando
entri nel mio silenzio
quasi inopportunando il niente,
che spalanchi la porta dei miei occhi.

Tu ancora ci vedi un oceano
che brilla.
Io ci vedo la calma della risacca
ed un sole che scende
sempre più basso
a cercare terra e il tuo inizio.

Oggi passo la vita
a intrecciare la nebbia,
per tradurre tutte le canzoni d’amore

 sui labiali del silenzio.

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trovato nei miei giorni di ansia

 

algue

indépendance- main
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Fotografia di Ramin Hossaini

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Ancora in me
naufrago partenze e destinazioni
e amo il relitto che ospita
il volare leggero dentro l’acqua
dei pesci.

Muti,
non si lasciano agonizzare dalle onde.
Sordi,
loro ci vivono dentro.

Ancora in te,
come la storia che non si cancella,
esiste la mia storia.
Quella di ieri e quella che sarà
nonostante tutto.

Dove tu ancora cogli attimi
nella noia di un tempo senza pazienza
e dove i recinti sono palafitte
costruite sullo specchio dell’acqua.

Ancora
adagi le gambe
sul tavolo verde del mio cuore,
tiri i dadi e giochi un solitario

coi miei anni migliori. 

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trovato prima di uscire

vanité

indépendance - sur les murs
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Fotografia di Beatriz Moràn

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Ancora socchiudi gli occhi alla notte
e peschi nei miei il dolore più forte.

Scopri così la via del luccio
che ha distrutto le sponde del mio letto.

Chiudi la porta,
lasciando aperte le finestre,
perchè vanità
mi scompigli ancora i capelli.

I treni di notte
illuminano i paesi deserti
o sommersi dal grande niente.

Tagliano pianure e entrano
come amanti nelle montagne.

Le luci dei finestrini, sparendo nel buio
aprono le tende al giorno.

L’aria accarezza tutto quel poco ch’è rimasto
e si risveglia il mare nella risacca
dopo la tempesta.

La nave si disancora dal porto
ed i giorni felici
giocano come bambini sul molo
con le ombre dei nostri sguardi

come fossero
i più colorati degli aquiloni.

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dove la connessione è instabile

Notre été

indépendance - la mer
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Fotografia di aquaviva1

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A te si arriva solo da un mare
in cui fioriscono le onde
e dov’anche i coralli hanno l’odore
del ritorno.

A te arrivo senza fiato
per rubare un sussurro alla tregua
e diventare pazienza,

– pazienza infinita –

I nostri anni sono disfatti
come un letto in cui per amarci
ci siamo costretti alla vivacità della lotta.

Ed è così il vivere aggrappati ad un’alga
che non s’è ancora capito
perchè fiorisce in silenzio

anche in inverno.

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Trovato in un pensiero che buca le montagne
e fa arrivare l’odore del mare

le secret de l'eau

indépendance - vent
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Fotografia di Hélène Desplechin

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Il risveglio,
è un rumore d’acqua
che non sai mai se sia pianto,
placenta o pioggia.

E’ nella ricerca di sete
il catapultarsi fuori
da uno stagno antico
per diventare il perchè della pioggia.

E’ una macchia di peccato
che si allarga sui fianchi
e scrive il silenzio delle voglie.

Schiudere così gli occhi al giorno
per essere di tutte le attese
quel tempo sempre nuovo

che non passa.
 

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trovato osservando il mare
da uno stagno.

saison du miel

indépendance - à la plage
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Fotografia di Michelle Brea

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Ho ancora con me
quel tempo paziente
di pochi ozi ai vetri socchiusi delle finestre.

Sfioriscono ancora stagioni
al di là dei dubbi,
al di qua della siepe
attese e attesi
compilano in bianco giorni.

Non chiedermi il perchè
ma tu non spengere il braciere
che inverno tornerà.

E’ sempre più breve
la stagione del miele.

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trovato finalmente nel pc sistemato
e nella desolazione per aver perso tanto, tanto, tanto lavoro

à la vente des draps

indépendance - le noir
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Fotografia di _Vorfas_

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Timore che accende le ombre
quand’anche il dolore
è un segreto che prende forma.

S”accende solo nel buio
come un urlo di luce
il bisogno d’essere ora e per sempre
una certezza che non si spenge.

La vita è tutto quello che mi distrae
dalla tristezza.

Una lucciola abita la notte
e muove dietro le tende
offuscato d’ansia

ogni risveglio.

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trovato in un giorno d’ansia