elle s'appelle Liberté

indépendance - la vie, la mort, l'eau
.
Fotografia di J. Travism

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S’arresta al giorno anche la noia,
ti cerco dove non risiedi più da tempo
e dove nulla è più al suo posto:

Neanche le date
abitano più gli orologi
e sui piedistalli oltre al niente,
solo tre grammi di polvere.

Tre grammi di noi,
come fosse quella la dimensione
o il peso d’un intero.

Giorni a perdere
alla mensa di chi s’ubriaca di sete 
o di chi tradisce per un pezzo di pane.

Il Dio degli erranti protegga
se non le donna,
almeno il seme che feconda in lei,
la Speranza.

Nei vicoli bui del vivere,
c’è sempre una donna dagli occhi liberi
che accende una luce.
 

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trovato mentre sto riconfigurando la rete
il cuore lampeggia rosso

colombe

indépendance - regard
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Fotografia di C. Lima

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Odori antichi
provengono e tornano al sogno,
dove il tutto e il nulla,
in altra forma,
esistono.

Tu sei e sarai
per tutte le vie del mio andare,
il peso della croce
e la leggerezza della farfalla.

Volandomi addosso
tempi seza storia,

sono io quella colomba
che non trova pace.

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trovato nel rosso del rossetto

fleur de neige

indépendance - sous la neige
.
Fotografia di S. Cooper

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Ti allontano ogni attimo
dalle fughe di tempo,
come se cercarti fosse
la costante di un giorno eterno.

Saperti ovunque,
nei luoghi che conosci
e che non dimentico.

Diventi respiro,
sospetto di vita vissuta,
tenerezza come acqua fra le mani
sul dorso del deserto. 

Fiorisce in me,
– al solo pensarti –
un girasole dalla neve.

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trovato girellandomi dentro.
Sei sempre seduto su un panchina vuota.

histoire blanche

indèpendance - regard
.
Fotografia di Rebecca*

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E’ di silenzio composto
il pupazzo di neve che si scioglie
e nutre morendo
terra e foglie.

Rimane senza evidenti tracce
la sua storia.
In una pozza d’acqua si perdono
anche le sue impronte.

Poi tutto torna ad essere tempo:

di bottoni rubati ad altri amori
e di rami ruvidi
fra il cielo e le stelle.

Nulla di nuovo
oltre al crescente pudore
sulle guance del vivere

– ripete fra sè, melanconico –

questo silenzio.

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trovato
(in un angolo segreto)

encore les temps

indépendance - après l'attente
.
Fotografia di Kirsty Mitchell

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E ancora tempo.

Quello che non avanza,
quello atteso e quello vivo
che manca.

Inguaribile  memoria
anche la noia.

Aggrapparsi alle luci del giorno,
per sfuggire alle ombre.

Essere in ogni cosa
al di là delle circostanze,
rispondere a salve ai dubbi
e non avere risposte
per le troppe domande.

Partorire la vita
da mattina a notte,
ogni istante, ogni giorno
come una vergine
con le doglie.

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trovato oggi, qui
mentre le stufe mi scaldano l’aria.

entre nous

indépendance - au bois
.
Fotografia di Elena Baca

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E ancora allontani giorni
da altri giorni.

La distanza è una schiena
che intravedo sempre più curva
sempre più stanca.

Questa strada
non prevede destini.
Neanche se anticipo i tuoi passi.

Vorrei voltarmi di scatto
e riavvolgere tutti i nostri passi
e diventare aria.

Stare nel primo respiro 
stupito e profondo
 del tuo risveglio.

Farmi da parte,
lasciare passare gli anni
ben oltre i nostri giorni
e vivere con te
– sorretta dalla polvere –

in una bolla d’aria.

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trovato facendo a pugni col cuore

pas tard

indépendance - errante!
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Fotografia di elsvo

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Con te
è sempre tempo
di meraviglie.

Quei lunghi temporali nel deserto
e una rima bugiarda
che mi conficchi nello sguardo,
come fossi io la maledizione
che osservi.

Con te
non è mai tardi.

Quel correrti incontro
sempre su un altro binario
e ricordarmi che oblitero così,
per noia, abitudine o disperazione
ogni giorno.

Tutto ormai ci circonda:
le voci si fanno interferenze del destino,
brevi sollecitazioni
a vedere e rivedere
l’andare dei nostri passi.

Essere un tizzone rosso fra gli alari
e quella cenere ch’è tutte le nostre morti.

Risvegliarsi nel tempo nuovo
solo per cercarti
e urlare il tuo nome
ogni volta che hanno tentato d’entrarci
forzando
la leggerezza degli inguini.

Ogni giorno guardo mi sporgo,
per intravedere almeno
la brevità ch’è questo vivere

prima che sia di noi,
sull’altro lato della vita

solo ricordo.

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Trovato fra il ragù, il camino, la stufa
e un forte prurito sulla cute del cuore.


lymphe

indépendance_attente
.
Fotografia di [Teffin]

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Il mio cuore
è ancora un carbone incandescente
che brucia le acque
che infiamma la voce
e rosseggiando 
un tempo che non passa,
come il ramo fragile dell’esistere
 si spezza.

Il mio cuore
marcia sui lunghi silenzi
e riecheggia fra i seni
come un figlio che nasce.

La mia verità
è il cadere delle foglie,
il piangere dei salici
e una tenerezza
che in questa vita nuda
 mi fa da vestaglia.

I miei destini
si sono tutti incendiati
sotto la neve

mentre bevevo la vita
dalla linfa della tua foresta.


.
era novembre e c’era la neve
poi si è aperto il deserto.

le pardon du fantôme

indépendance_pour_vivre
.
Fotografia di jesahel layli

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Mi sorprende ancora
quello stare fra le tue costole
come fossi io
quella che hai rotto
per costruirmi ali senza volo.

In te nascono generazioni di farfalle
a disturbare la grandezza
di certi piccoli sogni

Tu sei il viandante dei miei labirinti
o forse è solo
il mio fantasma che in me,
 ti cerca.

Nulla esiste fuori di te
e fuori d me che ti sto dentro,
s’apre la stanza del bisogno.

Guardarmi coi tuoi occhi
per trovare la donna
a cui intrecci capelli in un solo gesto
e quella verità confusa e smarrita
fra infinite tende di nebbia
si fa certezza.

Inutile appellarsi alla vita.
Confido nell’Amore di un giorno:

Così infinito e pulito
come il volo silenzioso
di una farfalla.

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trovato aspettando… Ti

sans se dire adieu

indépendance - les temps et les fleurs
.
Fotografia di Szeike

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E’ così che vanno le cose?

Il lento scendere dentro i discorsi
e lì abbandonarmi alla velocità
degli addii.

Essere neve che cade sulle foglie
e piano, chiara acqua
 piange sulla terra,

per dissetare l’andare delle tue orme,
perchè nemmeno l’addio
si perda e si riconsegni
come me,
al nulla.

E’ così che mi ricordi?

L’abbraccio continuo
senza inizio, senza fine
un cerchio come una biglia
che rotola gli scalini
e urta in te, un tempo senza fine,

Un’arancia
ha ancora un odore di pelle e di sale.

Un morso al cuore stride
come cinguetta la gazza ladra
dal solito ramo.

E’ così che andrò anch’io?
Lentamente,

senza dirti mai addio.

.
trovato