excuse

indépendance - elle

.

Troverai nel mio perdermi,
aghi di pino in fondo agli occhi
e una strada che si spezza
intorno a un cerchio.

Un pozzo da cui tirare su acqua
e pensieri nascosti
come si nasconde la luna quando piangi
e il cielo è un lenzuolo di stelle
e il buio qualcosa che sembra non finire.

C’hanno inchiodato
ad un altro giorno con la scusa del destino,
poi senza chiederci il permesso,
ci hanno adagiato sull’erba cattiva

per il risveglio

.
trovato nelle mani e nelle radici

dérailler

indépendance - vol

.

C’è un tempo scaduto che non ammette ritardi,
che non aspetta il deragliare
dei nostri giorni.

Come qualcosa che succede,
fischia il solito sbuffare
e anche se lo chiami dal tuo ritardo, non si ferma.

Lo disse anche il cielo al sole
"scioglimi la grandine perchè non mi faccia male"
e legasti al tuo destino la mia scarpa giusta
sul binario sbagliato

Di tutto quello che ci rimane,
un biglietto da troppo tempo obliterato
e un treno senza più fermate.

La vita è lì,
fra quello che non opponi e quella che perdi
come fosse ancora nostra,

la storia d’altri

.
Trovato obliterato
sul binario sbagliato

au-delà II

indépendance - au-delà

.

Oltre, sì
c’è qualcosa che senza trattenere, rimane.

E’ l’anima segreta delle cose
che non costa nulla ma vale cento bandiere.

E’ il rumore del vento
che ricorda un odore, un giorno,
un gesto, una carezza.

Dal vetro appannato dell’al di qua
guardo alla mia vita
come qualcosa d’inutile da spendere
nelle dicerie dei bottegai,
dove la merce si guarda, compra, posa,
poi senza valore s’indossa.

Oltre sì,
si veste con un cencio
che l’anima è vanitosa e si mostra nuda
improvvisa un balletto sulle punte

di un paio di vecchie
scarpe rotte

.
Trovato credo nella stanchezza

vide II

indépendance - mains

.

Ho esiliato laddove non ci sono sponde,
il vento che gonfiava di te la vela e non solo,
e quelle pietre levigate dalle stagioni
che tieni al collo come trofeo della codardia.

Ho esiliato i sussurri delle sera
e le carezze dell’alba
dove ancora l’anima si sveglia.

Ho esiliato di me tutto,
fuorchè la donna.

La mano ti cerca ancora
negli strappi del lino e in quell’indefinibile vuoto
che ti contiene

.
Raschiando il cuore, guardandoti con gli occhi dell’anima
con tutto l’Amore di cui una persona possa essere capace
ti vedo per come sei

au cœur

indépendance - deshabiller

.

Spogliarsi d’un dolore, è facile, dirai
ma non sai che un dolore è il ramo fiorito
da cui la foglia cade.

Spogliami della rugiada che sempre nasce
nel segreto delle cose;

Glielo spieghi tu di un figlio che muore
o di un sogno che non nasce
o di un addio che svanisce?

Glielo spieghi tu che il dolore
non ha fine e chiede un’infinita pazienza?

Quella stessa pazienza di lana fine d’abbraccio
di cui vorrei mi vestissi
ogni volta che davanti a te

io mi spoglio

.
Trovato nelle preghiere del giorno, della notte
e anche della sera

une prière

indépendance - une prière

.

In qualcosa che s’è rotto, 
con la certezza del dubbio
si muovono i passi,
seguendo la traiettoria delle nuvole.

Un coperchio sicuro sotto al quale proteggersi,
una preghiera che ancora fa male,
un abbraccio che non ha confini.

E pregherò la pazienza
di non abbandonare mai il segreto delle lacrime,
e pregherò il figlio d’aver cura della madre,
in silenzio come qualcosa che
nella natura dell’Amore,
succede,

Cambieranno tesoro anche per noi,
prima o poi,
prima che tornino a far male,

le stagioni

.
Trovato nel giardino dove cresce spontaneo,
 l’Amore

primptemps

indépendance - Comme la pluie du printemps

.

T’aspetto come si aspetta la pioggia
in un lungo tempo di siccità.

Mi pioverai sulla terra che profuma di donna,
che trattiene e protegge e che in silenzio
ancora sogna.

Piovimi ancora
quel giorno di tenerezza,
trovato per caso sotto al glicine
in una notte di poche stelle.

Piovimi la vita
che delle radici è utero,
e di me che ancora mi bagno,
d’un liquido che bagna e mai disseta.

Sotto e dentro la pioggia
si spoglia

una donna

.
Pensando alla bellezza della tua presenza

dehors

indépendance - dehors

.

Tirami fuori la vita
e mordila come mordi il peccato
nella polpa della rossa mela,
poi in un bacio passamela su e oltre le labbra.

Finchè non glielo racconti
il pulcino non sa che è stato nel guscio.

Esce e sa d’esserci
solo perchè la volpe lo rincorre
e nell’utero della vita, ancora si nasconde
in cerca d’una rinascita.

Non capestare i fiori
quando mi rincorri oltre la linea di confine;
ci
 sono rose rosse
e io lì dentro protetta come il pulcino

da un utero di spine

.
C’è una rossa rossa in mezzo al mio vaso di calle
dormo ogni notte sul pistillo