dissept ans

vis

.

Avevo diciassette anni l’unica volta che
fui portata da un esorcista.

Un ricovero con qualche elettrochock
due anni prima.

Mi disse, guardandomi negli occhi
"tu hai satana dentro"

Avevo tanti mali dentro
troppi anche per satana.

Scappai dalla chiesa urlando
e tutti acclamarono che davvero io avevo il diavolo in corpo. 
Uscii correndo sbattendo forte la porta dietro di me.
Andai sul greto di un fiume a lanciare sassi 
poi mi sedetti a fumare una sigaretta.

Di quel tempo là
m’è rimasta ancora la sigaretta
e un incontro mancato con Dio

liberamente tratto dalle mani

force

une poèsie

.

Il Poeta diventa un cavallo alato
quando mi prende con forza
nel corpo, i pensieri.

La sua voce diventa un soffio d’aria
sulla mia pelle.

Gli occhi diventano pozze d’acqua scura
sulle mie latitudini.

Le distanze del tempo
piccole circostanze anagrafiche
che le anime no, non hanno età.

Il suo corpo è la forza della parola
in cui in un spasmo
al piacere, mi confondo.

Erano mani che cercavano l’alba
e torrenti di inibizioni
il suo sesso, duro eretto sulla mia voce.

Il Poeta è la carne
del pensiero

io, il suo fiume

liberamente attratto, distratto, tratto, ritratto
dalle cose che accadono