un jour seulement

indépendance - aimée
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Fotografia di J. Kalyn

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Quella certezza
che accompagna ogni mio dubbio,
che lo mortifica
ogni volta che sogna
e si sveglia in altra distanza
dove per nostalgia
già inizia il ricordo.

Sono già aperte
le finestre da cui la vita entra,
da dove il moscone esce.

Si formalizzano solo le ombre,
dietro i drappi scesi sui vetri
come occhi socchiusi di donna.

Un giorno soltanto
potrà rimediare a tutto questo.
E arriverà di sorpresa
dalla porta lasciata inavvertitamente
socchiusa.

Si siederà al centro del fatto
e tutto sarà compiuto.

Naturalmente porterò per bocca
altri nomi, altri luoghi,
altre storie e l’attimo sarà lì
– vicino ai drappi mossi dal vento –
a sorprendere il mio stupore.

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Trovato nella vita che succede
e che mi soprende
a rubarmi fragole dal mio frigo.

draps

indépendance - draps
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Fotografia di Echo

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E’ così che passo la vita:
da un pensiero all’altro
dietro alla costante
di un sole alto che poi si spegne.

Rimanere stupita
dei miei stracci bianchi
che colorano il giorno.

La verità
è bisogno d’essere
odore di un abbraccio,
o maglia persa dove tu ti perdi.

Attraccare un’onda agli occhi
per non dirmi che sto ancora andando
e dirmi che tutto di nuovo
inizia.

Dietro i filari dei giorni,
il vento accarezza
quello che sta succedendo

e ci muove
come teli bianchi di vento
nella notte.

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"Donne (d’) Amare", sabato scorso in teatro a Firenze
"Le nostre donne" all’Università di Siena

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Trovato così fra le mani

 

memoire du vent

indépendance - le vent
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Fotografia di Nika

Per muta pazienza
s’increspano prima dell’orizzonte
le onde.

Qualche pensiero stride
laddove  non arriva la foglia.
Il remo in barca
ne è una conseguenza.

Eppure
per solo dovere di memoria
non vorrei scordare nulla,

Nemmeno il grido d’impotenza
di me perdente
o quegli artigli di vento
arpionati sulla mia resa.

Solo per muta pazienza
apre e chiude gli occhi,
nei gesti di un faro,  il tempo:

quel tempo senza giorni 
che nonostante tutto
prima che arrivi l’orizzonte

passa.

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Trovato così, nell’aria di primavera

prendre la vie

indépendance - c'est toi...
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Fotografia di Paula N.

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Urlami la vita in un sussurro,
in una carezza al risveglio,
poi entra con me
 nel tepore del sogno
e accompagnami per vita nostra,
dove il gallo ha già tradito
il sole alto.

Piovere.
Così è oggi il tempo,
quest’inverno sconfitto dalle finestre
solo perchè noi ci siamo dentro,
sopravvissuti agli eventi.

Come vita vuole,
noi la disegniamo senza fogli,
piuttosto nel respiro breve
di un bacio strappato all’età,
ai rimandi per eccessi,
alla pelle ruvida dei silenzi.

Raccoglimi ogni sera
dove inizia senza confini,
vera come una bugia,
la libertà della nostra prigionìa.

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trovato sottovoce sulla pelle

 

il me reste la pudeur

indépendance - femme
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Fotografia di D. Composed

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Nella pagina accanto
continua la storia.

Le sette che hai strappato
e con cui ho acceso il mio tepore,
sono quella cenere
che alimenta dal mio gheriglio,
le foglie.

Un buco nero
rigurgita ogni notte le stelle:
qualcuno vedendole cadere
ha persino pensato
fosse già espresso più di un desiderio.

Anche gli alberi vanno in amore
quand’ancora sembra inverno
e chiedono di esistere
nell’impossibilità d’altro.

Sguardo senza fondo
osserva i vicoli bui del silenzio
scansa le folle e i rumori,
diventa vento.

Vento controverso
asciuga e nulla disperde
in questo tempo senza senso.

Solo il senso di pudore 
dsegna su me,
il suo bersaglio.

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trovato così,
non trovando altro.
In realtà cercavo un accendino.

mémoire

indépendance - femme
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Fotografia di E. Mantarai

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La sola capacità di memoria
è il seguire nel tempo
il tragitto lungo delle ombre.

Riconoscerne il nome
alla solo ricordo dello sguardo.
Sentirne la voce
come intrecciata ai nodi del vento.

Tutto mi parla
nell’inconfondibile silenzio
e si placa solo a sera
nell’accensione del lume sui legni antichi
senza tarli.

Neanche la polvere
ingombra la superficie del tempo.
Si deposita così, nelle stanze dei giorni
come se non ne avessimo poi molti;

si tramuta in ansia di perderti
come se dovessimo da sempre e per sempre
(finché memoria ricorda)

ancora incontrarci.

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trovato nelle mani che accarezzano
e non dimenticano

une vie en blanc et noir

indépendance - seule
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fotografia di M. Julia

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Ho sempre creduto
alla bellezza delle ombre dei salici,
alla quiete dei ruscelli,
al male di vivere
che esplode come un temporale
nel cuore del silenzio.

Ho sempre creduto
che la vita precedesse la morte
fino a farmi sostegno dei miei cedimenti.

Ho dovuto ricredermi sulla vita
e solleticarmi dentro gli specchi
per non annegare
nel riflesso di un oceano senza fondo.

Come coralli
si sono colorati di rosso
tanti ricordi.
Anche gli occhi per il fumo del silenzio.

Le labbra, un maglione,
e le bacche di pungitopo
di ogni inverno senza ritorno.

Si è colorato persino il cielo
e le mani con cui mi hai consigliato
di sedermi sull’ultima riga
di un foglio nato bianco.

Ecco, sul fondo del fondo,
dietro i giorni che ho perso piangendo
e dentro un cerchio
che mi ha partorito prematuramente
tutto ha avuto inzio.

Tutto ha ancora inizio
 e anche domani
ci sarà un altro inizio.

Quanta fatica stare sull’ultima riga
di un foglio bianco
che non ha neanche una virgola

come appiglio.

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trovato in giorni di tenerezza
e molto lavoro intorno allo spettacolo di teatro e parole

la mer et l'attente

indépendance  - Giacomo Dominici
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Giacomo

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Ci uniscono oggi
non gli anni, non i minuti
persi o spesi insieme.

Ci unisce oggi altro
e ci veste nel silenzio,
un abbraccio.

Ricordi ancora le bugie
che per anni ho sottratto al tempo,
raccontandomi di una nave affondata
e per me ancora visibile
all’orizzonte?

Bottiglie vuote
tornano da dove le ho scolate
raccontando alla nostra riva
solo quanto sale
abbiamo bevuto.

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26 novembre
sei diventato maggiorenne!
Auguri unico mio amore

 

au de là

indépendance - Beatrice
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Dal Messaggero

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Torno dopo questa settimana romana.
Il primo pensiero va ad Alda Merini, Signora Poesia.
E’ per lei che tutti i santi son tornati quest’anno
e con loro, reduce dalle vie dell’inferno,
se n’è andata.

Voglio immaginarla finalmente serena,
come in terra è difficile essere.

La notizia della sua dipartita mi arrivò telefonicamente
dallo stesso giornalista che ha scritto quest’articolo
quand’ancora era un’agenzia di pochi minuti.

"Beatrice, non so come dirtelo ma è mota Alda Merini".

La necessità quasi fisica di avvertire mia mamma
ma messo a fuoco tutto il parco assenze,
ho dato la priorità al silenzio e alla leggerezza del vino
che ho abitato dimenticando il resto.

E’ stato come sentirmi orfana due, tre, cento volte.

Sul letto di mamma, il suo "Fiore di poesia"
e un segnalibro alla pagina de "La Terra Santa".
Fu quello il primo libro che lessi di lei,
di cui oggi posseggo due copie:
La sua e la mia.

Ultimo regalo ricevuto da Giacomo
proprio pochi giorni prima di partire,
un libro rarissimo di Alda Merini,
trovato non so nemmeno io dove…

Ecco,
lascio alcuni link per ricordare Alda Merini
e tornare nel silenzio di casa
a dare un nome alle cose.

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L’ho ricordata su facebook.
La mia pagina di facebook
è visibile anche a chi non è registrato.

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Alda Merini e Giovanni Nuti  – Poema della Croce
Alda, Ritratto intimo della Poetessa – di Ricky Farina
L’ultima Poetessa

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Ciao Signora Poesia

Alda Merini
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Alda Merini

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manchi già

genèse

Indépendance - voici les temps
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Fotografia di Salibe

..

Le cose che succedono,
succedono e basta.

Approfittare delle parole per dar loro un nome
è come aspettare un gallo cantare
all’imbrunire.

Succedono giorni
e nei giorni succedono attimi.
In quest’andare di vizi,
per usocapione ora è di nuovo mio
il tempo che non attende

ma come fosse quel vento che sta succedendo,
che solleva di poco le foglie
e passa.

***

Mercoledì 28 ottobre 2009 ore 20:00

Exlavanderia Roma
"dove inciampa la vita ho visto fiori nascere"
(incontro di parole sottovoce, dentro a una parentesi)

programma

Giovedì 29 ottobre 2009 ore 20:00

cena di solidarietà
per la costruzione di pozzi artesiani in Africa
con l’Associazione onlus Oasis di Brescia.
infoline: g_gaeta@virgilio.it

Ristorante La Cacciarella
Via G. B. Paravia, 25 – Roma.

Serata sostenuta dal Collegio dei Geometri
e Geometri laureati di Roma.
Cena con musica jazz. Io sarò lì.

Venerdì 30 ottobre 2009

Teranova Tour Poetry 09

FESTIVAL INTERNAZIONALE FRANCO ITALIANO 
L O R E N A – R O M A 
Centro Culturale San Luigi di Francia
Largo Toniolo 20/22  – Roma
(tra piazza Navona e Panteon)

Dalle 19:00
premiazione e riconoscimenti
Consegna premi a Nailm Araydi, Beatrice Niccolai, 
Premio alla carriera a 
Adele Cambria, CharlElie
programma
con me, Valeria di Francesco

Lunedì 2 novembre 2009

Su Radio Imago di Roma
in diretta talk show radiofonico
"la notte della poesia breve e dei lunghi coltelli"
Parafrasandoci addosso la vita, le parole, la rete
((discorreremo con del buon vino
e con le musiche che da sempre hanno accompagnato
questo blog)
con me ci saranno alcuni fra i primi bloggers
con cui è nato e continua ad esserci
stima, fiducia, affetto:
Roberto Bernabo’  – www.cinemavistodame.com
Giuseppe Gaeta  – www.comunicazzione.splinder.com (censurato)
Apepam – www.apepam.splinder.com
Daniela Benicchi – Artista arti visive, facebook
Leonardo Iattarelli – Giornalista de "Il Messaggero" Roma
Lori Adragna – Critico d’arte, Roma
Massimo Prizzon – Fotografo, Milano
Marco Fioramanti – Editore e artista, Roma
Valeria Di Francesco – Attrice
Condurrà la serata Attilio Torrone

Curiosamente è l’evento che mi fa vibrare di più
perchè è l’evento che mi porta alle origini del tutto:
del mio attuale presente.

Il Blog.
dove tutto, per disperazione
ha avuto inizio.

Ecco, io spero che chi segue il blog
possa sintonizzarsi la sera del 2 novembre p.v.
in streaming qui dalla rete
sarà sufficiente cliccare sull’apposta area
"ascolta la radio" direttamente sul sito
http://www.radioimago.net

E’ un modo per ringraziare uno ad uno
chi fino ad oggi c’è stato e c’è
e spero che continuerà ad esserci
fra queste virgole e fra gli spazi
di quest’avventura
che è diventata negli ultimi quattro anni,
la mia vita.

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Quando sembro assente, non sono assente
soo solo seduta da un’altra parte a scrivere
o forse alla finestra a guardare le foglie cadere