Sì. Guardo fuori.
La vita interiore ha mura vissute
raramente tinteggiate.
C’è chi dice
"ciao, io vado"
e lo pensi come un saluto,
un arrivederci,
un passaggio.
C’è chi non dice niente
ma il silenzio
è la tinta forte di quelle pareti.
Ci sono passata, sai…
non c’era più mobilia.
Mancavano tutte le tue immagini
i fiori che tenevi sul tavolo,
una rosa bianca.
E ascolto i tuoi silenzi
non come abbandoni
ma come certezza dell’esserci,
dell’esserci stata,
del ritrovarti.
Sai, io gioco ancora a tetris
e incastro male
sogni e bisogni
Ma dei sogni
anche solo per stigmatizzarmi
l’esistenza
come certezza del passaggio
e di tentativi disperati di vita
fuori e dentro di me,
io ne ho bisogno.
Sì, malgrado tutto
la vie est belle
.