vol d’enfance

indèpendance - vol

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In quella piazza ho visto piangere bambini
senza timore delle lacrime
ed ho visto piangere donne
nascondendole nel pudore della fragilità
al tramonto del sole.
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Si alza dalla panchina di chi non ha più attese
e mi chiede se ho da accendere;
fruga nei miei occhi un ricordo
"ti ricordi di me? andavamo a scuola elementare insieme…"
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Parla il suo dialetto che all’epoca della nostra infanzia
era il dialetto più straniero dello stivale.
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Mi chiede delle parole e della donna.
la donna l’accompagna nella libreria centrale
dove sono in omaggio parole mie
in segnalibri e cartoline.
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Ha una tristezza che misura l’umidità dell’aria
e uno sguardo grigio ombreggiato di rosa,
il mascara colato di chi ha pianto.
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avrei voluto abbracciarla
lì dove le parole finiscono
dove racconta la delusione degli uomini
e un po’ più in là,
dove la donna aspetta la rinascita.
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Mi racconta che anche lei scrive.
"Scrivo poesie. Posso fartele leggere?"
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Annuisco lasciandole un abbraccio negli occhi,
di quegli abbracci che inibiscono
la grande piazza vuota.
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Dietro ad una cartolina le lascio il mio numero di telefono,
le lascio una promessa
e l’ombra scompare dove la casa mi aspetta.
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Un gesto inatteso,
un pensiero s’incaglia nella sigaretta
dove la legna brucia nuove attese.
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Mentre i pensieri aprono la porta di casa
un suo messaggio mi racconta emozioni e paure,
mi racconta che leggendomi  ha pianto.
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Soffiandomi un pensiero dagli occhi,
metto un nuovo ceppo nella stufa
aspettando te.

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piccole storie di vita quotidiana

oui, c'est vrai…

indépendance - oui, c'est vrai...

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Sì è vero,
come tutto quello che i tuoi occhi vedono
e quello che, intimamente immaginano.
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Troppe imperfezioni
sublìmano l’impercettibile
fino alla fine del pensiero,
o forse l’inizio.
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Siamo fuori dal tempo,
perchè siamo sempre lì
dove costruisti in me un luogo sacro
dove poter Amare.
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Troppa maledizione
ha benedetto le nostre teste.
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Anche fra Salomè e Giovanbattista
è sempre in corso
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un lungo discorso amoroso.

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trovato dove hai dimenticato di riprenderti il cuore
come ogni marttina di pioggia o sole
nevica

caresses

indépendance - caresse

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Fra qualche carezza vado.
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La mano si scortica sui nomi,
accarezzando anche la neve.
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Come alla ricerca della radice,
incido sulla corteccia del vivere,
il tuo nome, il mio nome.
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Senza aggiungere altro,
proseguo il mio girovagare
nella raccolta delle foglie di tabacco.
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Passo ogni anno davanti al grande albero
lasciando accanto al tuo nome,
un po’ d’acqua chè anche in assenza di pioggia
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l’albero possa di me, per te.
bere
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pour rêver

indépendance - ans

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Nella notte divento parte del sogno
dove tutto accade nella mia vita accanto.
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E’ lì che sempre ci incontriamo
e ci uccidiamo ogni volta
per la tenera esuberanza  del bacio
così lungo che brucia tutto
l’ossigeno del sogno.
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Scrivimi amore sulle lenzuola,
prima di venire,
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un altro giorno
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Trovato non ho capito bene dove.
se nella lunghezza del giorno o se nella brevità del sogno

terre et feu

indépendance - Beatrice

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Se solo sapessi
dov’è che s’interrompe la storia,
forse capirei l’origine dei fiori.
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Capirei il linguaggio del vento
e non smetterei di corrergli incontro.
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Ti direi che oggi mi sei mancato
come manca la libertà ai carcerati.
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Per gloria o imprecazione
scaverò nel silenzio
per raccontarmi un nuovo momento.
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In mancanza d’aria ti cerco nella roccia,
dove batte il cuore della terra.
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Mille anni di controsensi,
di preghiere a perdere e d’acqua
non interrompono la corsa della lava.
..
In terra e fuoco esisto
dove aspettandoti vivendo
 m’incontro.

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trovato.
non ho capito se nella terra o nel fuoco,
ma in quel cuore vivo in cui scorre lava