au clair de lune

indépendance - Françoise Hardy

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Diranno ch’era ferraglia
come quella che risuonava
alle caviglie dei lebbrosi
perchè si riconoscesse già dal rumore
di cosa si muore.

Le mie catene erano
i tuoi respiri sulla carne
o quei silenzi
che discorrono con gli occhi.

Non un suono
quando brancolo nel destino;
non una smorfia
sulle facce degli impiccati.

Il riflesso della luna
poggiò un bacio per Salomé
su un vassoio d’argento.

Le betulle
frusciano parole incomprensibili.
Nessuno traduce quello che sappiamo.

Anche noi un giorno ci siamo
Amati.

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trovato nella luna

souvenir de moi

indépendance - tout bas
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Fotografia di M. Matilde

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M’incontro
ormai dove gli altri
non mi riconoscono.

Fermo per strada
quelli che assunsi al lavoro
quando ero bacche ori e gioielli
riflesse nello specchio
per le allodole.

Nessuno mi riconosce
se non per come
accendo la vita fra le labbra.

Dicono che il tempo
accorci le stagioni
ma allunghi a dismisura i capelli.

Esisto nella timidezza
del tuo sguardo
e nel labirinto dei giorni.

T’avessi regalato una ciocca di capelli
forse ora avresti
fra le cose perdute,

la radice chiara dal gusto amaro
di un papavero rosso

o dell’erba grama.

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trovato sfogliando la vita
– girando pagina –

quête amoureuse

indépendance - tendrement
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Fotografia di
Evalti

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Chiedi ai giorni
il nome dei mesi,
il loro trascorso.
Il perchè il viversi senza.

Barcollano le notti,
sempre le stesse,
sul marciapiede che ci riconosce
già dai passi.

Incerti,
come i giorni grigi
senza pioggia

in cui tutto svanisce
nel delirio del credere mare
anche una pozza.

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trovato nell’ansia del risveglio

chambre au cœur

indépendance - entre les draps
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Fotografia di
Armindo Dias

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Rimane solo
un senso di smarrimento,
come l’essere stati liberati
dietro alcun riscatto.

Gli appuntamenti
mai segnati e già strappati,
dai fogli bianchi
che fanno da lenzuola ai ricordi.

Ogni suono è eco
di morsi dentro la carne,
come unica trappola
una vita in fuga

senza uscita.

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trovato in una giornata primaverile
con tanto bisogno di neve

gouttelettes de rosée

indépendance - aube
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Fotografia di J. O.

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Ci sono ombre
che salgono le scale
indisturbate scrivonono, imbrattano
la vita che dorme.

Una persiana che sbatte 
è la tua voce lontana
che riapre in me
 tutti i sipari degli equivoci.

Essere in un attimo
dove muore la notte
e svegliarsi nella rugiada
fra l’erba.

Consumo giorni
nella penombra di una candela,
a chiedermi se quello che cola
sia rugiada, desiderio,
io

o la vita.

..
trovato all’ombra di un pensiero

Le temps des fleurs

indépendance - fleurs
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Fotografia di J. O.

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Ci pensa la notte
a confonderti agli angeli.

Come in una rete di deliri,
sei l’alga che fiorisce
fiori di calle negli abissi.

Rimane una foglia al risveglio.
Rimane una corda di violino
fra le dita e la bocca.

Rotolano parole come biglie
strappate dalla furia dei giorni
e mi copro le spalle della vita
con meno di niente.

Un tempo,
– nel tempo in cui ancora fiorivi –
 anch’io tingevo di rosso
le labbra.

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trovato nelle mani

rouge au coucher

indépendance - Tibet

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E’ uscito il libro a favore dei monaci tibetani
che racchiude anche il mio pezzo
"Ai piedi del tramonto"

«E’ con grande gioia che leggo questo bellissimo libro,
che contiene parole che illustrano le caratteristiche e la bellezza
della cultura e della religione Tibetana,
dello splendido paesaggio del “tetto del mondo”.
Le poesie contenute in questo libro dimostrano sintonia con il puro,
amorevole e semplice cuore del popolo Tibetano.
Apprezzo moltissimo l’amore e l’affetto degli autori di queste poesie
verso le tradizioni del Tibet e verso la sua eredità spirituale.

Agli autori di queste poesie va il mio ringraziamento
e le mie preghiere, ma anche a tutti coloro che le leggeranno!»

Lama Geshe Gedun Tharchin

Il ricavato della vendita di
questo libro
sarà dedicato al beneficio dei monaci e dei rifugiati tibetani

 

 

Ai piedi del tramonto

E’ nell’ora prima del mattino,
quella che muove
al cielo e sulla terra
i cinque colori del mondo.

Rosso è il suo vestito
e prega senza l’arroganza dei prepotenti
Losàr.

Tiene fra le mani
la mano di Dio
e col rosso del sangue
che fuoriesce dalla vita,

scrive la nuova alba
ai piedi del tramonto.

 

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trovato nella voglia di speranza

l’ardeur de mon âme

indépendance - vierge
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Fotografia di
Julia Margaret Cameron

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Anima che non ti ribelli
alle scie degli aereoplani,
che attraverso me,
attraversi oceani e abissi,

Non rispondi alle domande del mondo
ma interroghi me ogni giorno.
me, che sono molto meno
del più vicino niente.

In te abito il destino,
questo sconosciuto compagno
a cui ogni giorno dò dei figli.

– Figli di nessuno, diranno. –

Saprai in me,
trattenere il vento che muove
fili d’erba e i miei capelli
mai legati e troppo liberi

di donna?

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trovato fra le dita
nei capelli

sans defense

indépendance - au vent

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Senza difese
s’arresta il giorno alla sera,
l’altalena oscilla vuota.

Ostaggio alla vita
proclamo innocenza
per aver bevuto dalle tue labbra
il veleno per i miei giorni.

Quell’odore che riporta
a memorie antiche
di segreti in una stanza.

Una goccia di rugiada
separa l’aria dalle foglie.

Inspiro un tramonto rosso
bevendomi.

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trovato

épines II

indépendance - entre la vie

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Camminavamo
quei giorni che sanno di sole,
dove la montagna si spinge
nel riflesso di dio
al margine dell’ombra di una pozza.

Lui era lì nel tuo sguardo
e nelle note che fa la vita
sul nero dei suoi tasti.

Lui era il morso
fra adamo e la serpe,
tu eri il sapore del mirto
mentre raccoglievo spine

dalle nostre
rose.

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trovato in un giorno d’ansia