urticant

indépendance - arbre feminin
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Fotografia di Szeike

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Vita d’ortica,
in me nessuno più ti coglie.

Tengo e proteggo
un segreto per ogni tricomo
che già non t’appartenga.

Il resto è un temporale
che spezza giorni e illumina l’aria.

Tutto il cielo si sposta in basso
e quando arrivi
anche la strada si fa sentiero eterno
ai limiti del cielo,
fuori da ogni mia finestra.

Sei negli infusi
sempre incandescenti di memoria;
sul trono e fuori dal tempio
sei il passante generoso
e la mano che ruba le stelle.

Ti trovo sempre
a cercare fragole selvatiche
nella mia serra;

Io che coltivo in me
una pietra grezza

perchè il filo d’erba trovi così,
bucandomi occhi e vita,
la sua storia.

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trovato in giorni di tenerezza
a casa

cœur indigène

indépendance - encore dans le noir, encore la lumière
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Fotografia di Thomai Pavlidou

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Certi pensieri
brucano le stelle
e pascolano molto più in basso,
prima dell’inizio della mente.

E’ mio
il reato di vivere
senza la tua mano intorno alla mia ombra
tenerezza scomposta
che in te trova casa,
deforma giorni e si strugge.

Certi pensieri arrivano
come una bugia a Pasqua
e aspettano,
oltre tempo che anche in Africa
come in me
– in quella me senza te –

nevichi pioggia,vento
e fiori di pazienza.

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L’Assenza di ieri non è stata Assenza.
Grazie a chi c’era ed è con me,
in questo mio disastro d’esistenza,
accanto.

Trèsor

indépendance - pass
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Fotografia di (SD)

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Un cerchio alla testa
come un’areola
è il punto di vista del mio angelo.

Il più ricco dei suoi discorsi
è un pianto senza origine,
dove anch’io ho il mio inizio
e tu sei già l’ombra vanitosa
delle mie disgrazie.

S’infiamma la gola
ed evapora ogni verbo
fino ad essere per mano di vita,
timido gesto.

Ruvido
come quei due giorni di assenza della lama
che tutto scarnifica
tranne i miei fianchi.

Torno così,
sempre più livida e stanca
ad essermi ricchezza.

Tu già lo sai:
quando cado la vita
è il mondo per passi tuoi,

che si sposta.

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Stanotte alle 00:00 circa 
Radio Antenna1 – Roma
mi dedicherà uno spazio

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trovato nei piedi con cui
attraverso il cuore

hier, la voix

indépendance - la tendresse d'un jour
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Fotografia di khorshid*

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E’ sempre ieri quando torni,
affaticato già dal domani
e io per te,
lo spazio in cui tutto si ferma.

Il ristagno del sogno
è una rana che salta da un destino all’altro
senza chiederti
quanto durerà per me,
il tempo.

Giochi di luce
riflettono e delimitano,
come fosse quello l’orizzonte
il timbro incerto

della tua voce.

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trovato ogni giorno  in tanti anni
di assenza

après les nuages

indépendance - feuille
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Fotografia di Nedasta

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Ancora manco
come rapita dal lontano niente
in cui siamo quella sagoma
di passi d’aria.

Dietro le nuvole,
un aereoplano vola verso
un’altra stazione di partenza.

Un ventre di ragioni,
partorisce ogni giorno
nuovi dubbi.

Le chiavi sono al solito posto
dove le lasciasti:
impresse in memorie già di gesso,
con una toppa diversa,
già pronta per essere d’altri,
la stessa identica storia.

Ci sono altari che non hanno dèi
e giorni che non chiedono altro
che il passare, come un dolore,

velocemente.

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Trovato fra una cosa e l’altra,
imbattendomi nella ferocia degli arroganti.
Dimmi, mi aspetti per un giro di vita
intorno a una nuvola?

dix-sept ans

indépendance - Giacomo
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Giacomo

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Dietro al sipario delle probabilità,
resusciti la bambola che dorme
e accendi col solo esserci,
 un milione di stelle.

Si muovono
con la stessa eleganza
dei tuoi passi nella notte
dove costruisco nel tuo abbraccio
la mia casa.

Mura forti d’eterno.

Rimargina la vita
quello che altri strappano,
la bellezza dell’esistere,
ora e sempre in te rifiorisce

pioggia dei deserti
e neve bianca.

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Buon compleanno Giacomo
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per i tuoi 17 anni

la pluie et la soif

indépendance - les temps des perles
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Fotografia di fateless_gypsy

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Giorni di memorie,
ed io qui con me,
a rassicurarmi che tutto è e tutto passa.

Anche la gioia,
di una carezza,
un giorno.

Presto i miei anni
alla ricchezza dei giorni di pioggia
e torno infante, quasi piccola,
dentro la scatola dove tutto era ed è
di pezza.

Nessun rumore disturbi
i miei sogni.

E’ lì che ancora mi sveglio.
E’ lì che la dignità della verità
si veste di niente.

Sacrosanto
l’urlo silenzioso
 che scende e sfiora di passaggio
un rossore sempre pallido,

e si chiede il perchè,
– i tanti perchè –
poi reclina il capo sul calar del sole,
s’incammina verso un altro ieri,

in cui tu con me,
solo per me
eri l’acqua che non piove
ma primo sorso
e tutti i sorsi

di questa mia sete. 

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trovato nel mio male di vivere

condamne

indépendance - sans Dieu
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Fotografia di Thomai Pavlidou

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Per quanto tempo ancora
cigolerà la porta? 
E con lei i nostri dieci passati
che non sono mai usciti,
nemmeno per passeggiare al tuo fianco
nella storia.

Scivola la rugiada dal filo d’erba
lentamente,
al di là delle circostanze,
come quel qualcosa che non si coglie.

Come la tua ombra frammentata
sul muro di pietre
nel mio peccato di donna.

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trovato