maman

indépendance - maman neige
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Fotografia di miriness

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E ora che sei nel tempo assoluto,
disperdi il mio orologio
e nevica forte
anche sulle lunghe ore d’estate.

Fatti acqua per la mia sete
e accarezzami i capelli
prima di dormire.

Ora che puoi,
respira senza lottare
in questo bilancio
troppo peso per le mie mani.

Ora che sei, ora che sai,
che vedi senza guardare,
imparami di nuovo
nei lunghi silenzi di figlia
e fermati dove ho smarrito la virgola,
dove nulla mente e tutto torna.

Tutto.
Prima o poi, torna
come verità, dolore, bugia
nella schiuma bianca
che nulla disperde

della neve o del mare.

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Ora e sempre, rimani.
Insegnami la vita senza te.

vent et neige

indépendance - danse du vent
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Fotografia di Lala Mártin

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Curiosità di un giorno
fatta di neve e vento
si affaccia l’altra vita da dietro la collina,
dentro al solito odore
di bestiame e concime
a ricordare che mentre tu vai
qualcosa nasce.

Il respiro di un pesce
che afferra le stelle,
e le conta come grani di rosario.

Peccati di gioia e di gioventù
fanno i conti con un tempo d’argento.

E fu neve:
una neve di vento
che arrivò a scrivere una canzone muta
fra i fili di luce e di silenzio.

Pentagramma nel cielo
dipinto di bianco,
vestito di prato come uno sguardo

come foglie di noce,
vola la vita, d’argento e verde.

Ora che è innevata la vita,
dimmi cosa trattiene  al suo seno
la terra scura.

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trovato in un finale a sorpresa.
Ora che sei il vento di neve,
nevica, ti prego,  anche in estate.

cette vie

indépendance - entre la vie
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Fotografia di Kirsty Mitchell

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Vorrei lasciarti andare
oltre la vita
per solo saperti tornare
sorridente
nell’ora più lunga del giorno.

Entrarti negli occhi
e sentirti urlare solo per partorirmi
come se la vita fosse
l’eutanasia della morte
e tu la certezza del prima e del dopo
questo durante che non ha tempo.

Vorrei avere un cuore spento
per non sentire il frusciare
del dolore alle finestre.

Con queste mani
ti entrerò anche stasera
nei capelli.

Chissà se le sentirai tutte
 le mie carezze di perdente
se riconoscerai la pioggia
che ci ha fatte figlie della stessa storia
o se per te sarà solo sospensione,

il volo di chi per sopravviverla,
in questo freddo che non passa,
la sua vita,
(questa vita che lacera e si consuma)

la dorme.

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Prima del turno di notte
aspettando che ti svegli

amiante

indépendance- soupir d'une nuit
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Fotografia di Lala Mártin

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E’ il respiro incerto d’una notte,
il respiro recuperato in un batter di ciglio;

la terra ostile
si fa d’amianto e silenzio
presagio di vita e di morte,
in un paese sempre più stanco.

Un albero illumina
l’ennesimo segnale di soccorso
e un desiderio nasce dove la donna partorisce
l’ennesima speranza.

Un grido nella nebbia
anticipa l’alba
e siamo sempre qui
a mangiarci la vita,
come un candito amaro
in un piatto vuoto.

Lacrime scalze si fanno strada
in questa notte di stelle senza nome,
fra l’asfalto e il lamento triste

d’un cane muto.

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Trovato stamani all’alba
mentre l’ambulanza tentava di renderle un respiro.
Verità d’amianto.

bonne nouvelle

indépendance - fil
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Fotografia di Michelle Brea

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Arrivo ogni anno sempre più stanca
al giorno in cui si fanno i conti
e puntualmente non tornano mai.

Per fortuna ci sono le parole
che limano quello che
con estrema fatica non torna.

Dovrei riuscire a inviare e-mail di auguri
ma anche il tempo sembra scarseggiare.
Prendete qui i miei auguri,
semplici e sinceri.

Io quest’anno ho sentito forte il bisogno
di adottare la Speranza.
Aiutatemi, se potete.

Vorrei ingraziare chi c’è stato,
chi è tornato nella mia vita, chi se ne è andato
e anche chi, nella sua Assenza
ha alimentato la mia ricerca.

Mentre scrivo,
ho imbastita la cena di Natale
e un bel gruppo di ragazzi in casa
a portarmi la forza della Speranza
per cui sono solo di passaggio
per augurarVi un sereno Natale.

Da Gennaio 2009
Gramigna sarà disponibile per tutti
nel servizio di  libri in prestito di Franca
che già ospita Sans Papier.

E’ il mio modo per ringraziarVi.

QUI
troverete anche una galleria di segnalibri miei
che potete scaricare gratuitamente e regalare
alle persone che Amate.

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A stanotte,
quando la calma mi ricorderà
i perchè della Speranza.

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RingraziandoVi

plutôt que rien

indépendance - historie
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Fotografia di Katia Chausheva

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C’è ancora qualcosa di vivo in me
che si ribella alla noia.

Sono gli sguardi lunghi
che muovono a loro modo, l’aria.

Le luminarie
perpetuano il tempo,
lo accostano a quello che non succede,
perchè qualcosa avvenga.

E sarà Natale di nuovo,
come ogni anno sempre e solo a dicembre.

Voglio guardarmi ancora credere
alle bugìe dell’Amore,
guardare la tua ombra arrivare,

perdere fiato
e lì in te,

essere di nuovo l’attimo
in cui tutto nasce e tutto muore.

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trovato in un graffio

chaste

indépendance - seule
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Fotografia di Cirileta

Certi odori arrivano ancora
da altra storia
a ricordare un tempo lontano,
che non invecchia.

Certi rami
o si spezzano
o crescono fino all’oltre
in smisurata distanza.

Tutto è quello che non torna,
tutto è la verità
che si sposa con una menzogna.

Ed è oggi il sentirsi vivi
– quasi leggeri –

come il cadere lieve
delle foglie.


Trovato in giorni di intimità
in una casa con una mamma e un figlio dentro.

la première lettre

indépendance - soupir
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Fotografia di Quizz

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Ora che il tempo m’accompagna
e l’essermi vicina,
un atto di tenerezza;

ora che mi faccio ostaggio
della mia carne,

toglimi il respiro
respirandomi accanto,
sciogliendomi così
braccia e fianchi.

Voci di neve
risuonano nel silenzio.

Se ci sei
sciogli in me ogni neve d’inverno
come la donna che si prepara
ad un altro ballo.

Insieme,
come stessimo noi,
– per solo noi –
(come neve in un bosco di foglie)

silenziosamente fioccando.

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trovato in quei pensieri
che si nascondo fra i fili d’erba

cœur errant

indépendance- la lumière
.
Fotografia di Michelle Brea

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Ancora è oggi
fino a sera, prima della notte,
poi di nuovo fioccheranno
attimi e silenzi.

Ci saranno nuove albe
e nuovi tramonti
ed io dentro me da qualche parte,
ad aspettarmi.

Dovrei ricordarmi più spesso
di farmi uno shampoo
per vedere se tu esci
almeno dalla testa,
dalla pelle.

Nel mio cuore randagio
non soggiornano più
nemmeno le pulci.

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trovato credo qui
in tre litri di nebbia

 

Tu ne feras pas d'impureté

indépendance- seule
.
Fotografia di Michelle Brea

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Sono diventata un’altra.

Quella che osservo
sbottonarsi gli occhi sui fianchi
in cerca del gesto che ti contenga.

Vivo rinchiusa nel sesto comandamento
gonfiando ogni giorno
per la tua assenza.

Neve d’estate
nutre le foglie

Il deserto è un’altra storia:
è stare fra la gente
vederti ovunque

e non trovarti.

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aspettando non Godot