on tient à la vie

indépendance - vanité
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Fotografia di L.C. Carvahlo

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Oggi è in te
che mi spoglio.

Che vesto i tuoi occhi
dei mie sguardi stanchi,
dei passi nella neve
ancora prima che neve cada;

che piango
perchè tu possa
pescare nel mio mare mosso,
un pesce d’argento
o cullarmi dentro la nassa.

Una carezza
mi coprirà la notte
per tutte le notti
fino a quando
qualcuno aprirà la finestra.

E saranno colombe
anche nei cieli dopo la guerra.

Sarà il tempo di mosto e vendemmia,
o semplicemente
il tempo di calici alla vita
perchè ancora vita esista.

Un bacio alla tenerezza
due, alle tue mani impazienti
e alla gioia

di chi l’ha
o di chi come noi,
la cerca.

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trovato nel calice di falanghina,
nell’amore per la vita

nonostante tutto.

les jours passés

indépendance - dans le noir
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Fotografia di Szeike

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Troppe domande
lascia in sospeso il vento:
ci gioca una gazza ladra
intrecciandole ai miei capelli d’argento.

E’ la vanità di chi è vivo
quasi per sbaglio
o di chi vive, sbagliando.

Gli occhi dell’Amore
ci guardavano teneramente
 con paterno stupore.

Vorrei rinascere
per cento vite ancora
sotto questa forma,
con meno ombre intorno
e un riflesso nitido
anche in uno stagno.

Torneranno i viandanti
dai loro inutili discorsi
ad una più semplice postura del cuore
davanti al volo gravitazionale

di un aquilone
fra me e il sole.

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Trovato nelle mani del cuore
e in una stufa che va continuamente in blocco.

dessin d'ailes

indépendance - chaud
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Fotografia di Photo Wish

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Ora tu lo sai
il colore del sole quand’è stanco
o l’odore dell’alba
prima ch’io m’incontri
dentro e fuori un tormento.

Ora tu lo sai
dove nasce in me la vanità
nell’ora più breve del giorno.

E’ l’odore
dei miei giorni di magnolia
o quelli più duri,
in cui la vita urlava
da uno sguardo in una pozza. 

Si fa luce
l’attimo intravisto
sul binario che non ammette coincidenze
ne’ ritardi o incerti sbadigli;

neanche ora che tutto 
è il tempo incolto

che sogna di svegliarsi
disegno d’ali di farfalla

su una risaia.

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trovato nell’odore di bucato fresco
steso in casa

nous l'avons tant aimée

indépendance - vie au vent
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Fotografia di P. Lilies

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La ragazza va
e tutto torna a farsi rumore di silenzio
nel paese che per fame,
dorme.

Solo le foglie
coprono gli anni del viale,
coprono strati d’asfalto.

La vita
è la prima scorciatoia per l’inferno,
non poterla vivere
è già starci dentro.

La porta, per quanto apertà
è la bocca silente
d’una vergine.

Ciglola e sembra che pianga.
Le lacrime più alte,
nascono nella verità del silenzio,
nel dolore composto
di un sole ch’è già spento.

Dal pulpito
di chi si lava le mani
nel lavabo degli altri,
si rinnova prepotente
la tortura dell’olocausto.

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Qui
un articolo che ho apprezzato
di Adriano Sofri

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trovato nella febbre che sta passando

derriere ton regard

indépendance - écrire
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Fotografia di J. Alika

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L’altra metà del nero
si fa quasi d’argento al tramonto.

Niente a che vedere con le epoche,
con i sostantivi del cuore
o le incertezze del vivere.

Il tempo futuro
è un tempo già atteso
e precariamente oltrepassato
fino a qui dove mi trovo.

Vorrei correrti incontro
farti tornare al presente
da un tempo troppo distante

Il tempo di una carezza
sull’ultimo sguardo.

Nascondermi al di là degli occhi,
fra le ombre delle domande

e sempre trovarmi
a cercarti.


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dopo una spremuta di arance,
al caldo di una stufa al pellet

l'heure tendre

indépendance - reinassance
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Fotografia di Kat Kat

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Cerco me
dove il vento s’è intrecciato
ad un discorso interrotto
e dove,
tentando di annegare un pesce
ho perso le mani
nascondendo una carezza.

Della corda che non trattiene
e dei nodi stretti nel mare,
scioglimi nell’odore del sale.

Issa
– nell’ora della tenerezza –
nella mia tempesta,

 le vele.

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trovato nelle mani, ora.

sage

indépendance - primtemps
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Fotografia di M. Josè

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Fioriscono ancora
certi giorni fuori dal tempo.

Sono tutti i giorni che mancano
e quelli che negandomi rossore,
costeggiano la riva del deserto.

Il cammelliere avrà sì e no sei anni
e mi regala caramelle.

Ride coi suoi denti
che hanno morso troppi pochi giorni,
rassicura la sabbia
che un giorno troverò la strada
anche senza cammello.

Il cielo non è un miraggio.
E’ già rosso e ospita i miei futuri ricordi.

Sono brevi le sue impronte,
forse grandi oggi le sue braccia.

Sarà lui oggi quello che camminerà
lasciando impronte sulla sabbia
senza che nessuna memoria lo costringa
in uno spazio piccolo

a camminare sulle acque.

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trovato nei ricordi
nel deserto dall’India al Pakistan

Levres

indépendance - femme
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Fotografia di C. Miceli

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Soccorrimi ogni sera
quando il tramonto
si inebria di odori che non tornano.

Chissà in quale periferia
le nostre solitudini si cercano
e con quale pudore poi s’incontrano.

Le vedo timide
ogni volta sulla panchina
della premura,
contare margherite fra i sassi.

Ringrazio la terra
per avere ogni giorno
(in questo buio che non passa)
una margherita da strappare
e con cui tu accendi
le mie labbra.

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trovato nel cassetto dei segreti

au jour le jour

indépendance - femme
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Fotografia di Taraviolet
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Cambio prospettiva ogni giorno.

Dove le immagini si succedono
proprio dove tutto sta cambiando,
lì senza dirmi niente
fugacemente m’incontro.

Giochi di sguardi
e poche rassicurazioni
dove il gallo canta molto prima dell’alba
quasi sempre è per tradimento.

E’ pur vero
che m’addormento ogni notte
fra le braccia di un pensiero diverso.

Neanche il mio morire ogni giorno,
lentamente,
– come vita impone –

rassicura le mie ansie.

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trovato

écrire la vie du silence

indépendance - écrire la vie
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Fotografia di Sylvie

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Lasciami il contorno
di un ricordo d’argento:

certi giorni non hanno memoria
ne’ invecchiano coi fatti;
esistono come la nebbia d’autunno
sia sul mare, sia su uno stagno.

Tu esisti oltre,
senza più voce, senza più odore,
come una cicatrice sul catrame.

Sei il sangue che
pulsa di notte, di giorno
come una stella che non si spenge

e che riaccende
il suo bagliore
sui contorno incerto

del mio restare.

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trovato
mentre spostavo libri e lumiere