la mer et l'attente

indépendance  - Giacomo Dominici
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Giacomo

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Ci uniscono oggi
non gli anni, non i minuti
persi o spesi insieme.

Ci unisce oggi altro
e ci veste nel silenzio,
un abbraccio.

Ricordi ancora le bugie
che per anni ho sottratto al tempo,
raccontandomi di una nave affondata
e per me ancora visibile
all’orizzonte?

Bottiglie vuote
tornano da dove le ho scolate
raccontando alla nostra riva
solo quanto sale
abbiamo bevuto.

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26 novembre
sei diventato maggiorenne!
Auguri unico mio amore

 

soupir III

indépendance - fleur de femme
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Fotografia di Nika

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Ci colpì un sospiro
con quella leggerezza
d’essere alito di vento
o comprensione reciproca
dopo l’esserci incontrati
nelle onde della tenerezza.

Ci scolpì
a memoria di dio
con una costola per remo
e la vita come barca.

Nuotarsi dentro
ci riconduce
all’esatto centro del nostro smarrimento
ed è esattamente lì
ogni volta,
il nostro incontro.

Inventarsi la vita
riconduce all’ombra della rinascita
o alle porte di nuovi giorni.

Ci scolpì
in un giorno di neve
la mano che intrecciò i nostri sguardi
e tu già eri la mia attesa.

Prima ancora che arrivassi.
Prima ancora che mi perdessi.

Timida e rassicurante
come luce intermittente
del faro del mio deserto

si muove sul mio dorso
come accompagnata dal vento,

una tua carezza.

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Trovato di nascosto
sulla riva di un lago

blog

Sono giorni che non riesco a scrivere qui.
Non che non voglia.

E’ anche vero

che sto facendo molto altro
intorno alle parole oltre al tenermi viva.

Curiosamente mi si è aperto in modalità
a me sconosciuta, l’editor.

Sto scrivendo da g-chrome.
Con explorer mi è impossibile,
con mozzilla mi si impianta il pc.

Chiedo semplicemente un aiuto,
la presenza di una persona paziente
che mi indichi come
poter tornare a scrivere qui.

– inserimento immagine
– colore e misura testo
– centratura del testo o dell’immagine
– come rispondere ai messaggi


Scrivere…
lo sto facendo, quotidianamente
su fogli word, nella vita.


Un Grazie di cuore per aiutarmi in questo.

Ho provato a scrivere usando i codici html…
ma non è come era prima!
Spero di poter risolvere quanto prima.
Mi scuso per chi viene qui e trova solo la mia assenza

chaque jour

indépendance - odeur
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Immagine di A. Pround

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Ogni giorno
bussa qualcuno
con l’intenzione di convertirmi
a una nuova religione.

Ogni giorno è già un miracolo
incontrarmi dove
sono finite le attese.

Senza profeti né déi
si consolano le ombre.

Senza te
ancora si svegliano le foglie
e percorrono pensieri, le radici del tempo.

Ogni giorno
soffro l’assenza di Dio
e la tua.

Ogni giorno starnutisce la vita
la sua intolleranza alle assenze.

Vi vesto tutte per consuetudine,
– puntuale come uno sbaglio –
di uno sguardo al di là del tempo
cercando di immaginarvi invecchiate
da dove anche senza più foglie,
canta il merlo.

Così da anni è inverno.
.Ogni giorno.

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trovato in giornate piene di cose
e vuote d’altro

ailes

indépendance - au bois
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Fotografia di Szeike

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Disegno confini ogni giorno
e prendo in prestito dalla vita
le bugie brevi delle stelle.

Hanno braccia appese al vento
gli incontri delle foglie 
mentre il vento sta cambiando.

Nessuno sa
verso quale dove stia andando
cosa porterà con sè
e cosa lascerà appeso alle domande.

Anche il colore degli occhi
è un pretesto per descrivere uno sguardo
senza interrogarsi dove nasca il sale
o su quale pensiero
 inizi il suo tramonto.

La direzione è sempre quella.
Perfettamente sincronizzata sul ritardo,
sul dirupo del cuore
che non ammette sosta,
prima del cedimento.

Così è la vita dentro i confini della notte:
ali di falena per volare
almeno all’ombra delle stelle.

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trovato fra le cose che accadono
senza capire perchè.

tout court

indépendance - dans l'eau
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Fotografia di Yanire

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Piovere
come certi giorni
senza nulla chiedere,
alle logiche del tempo.

Essere per caso,
il caso di ogni momento
e esserci per caso
nell’algebria del viversi la vita
senza resto.

Essere nel poi
solo qualcosa di riflesso
nel luccicare dell’asfalto.

Chissà oggi
quale divisa indossi
e quale sguardo adoperi
per ricordarti del brillare del sole
senza averne avuto permesso.

Non riparo mai
la vita, il desiderio, l’errare,
dall’ebrezza del vivere,

come un noncurante piovendo,
semplicemente.

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trovato in giorni con troppe domande
e troppe poche risposte.

le réveil d'un jour

indépendance - jeu d'eau
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Fotografia di Composed

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Capace d’insonnia,
il sogno si muove come vivo
fra le mie ansie.

Hanno trine le tende
con gli sguardi degli angeli.

Hanno occhi socchiusi
certi pensieri lontani
in cui tutto è di nuovo
il giorno che sta nascendo.

E’ nel tempo che ci sta guardando,
nell’odore di sandalo
avvolto da spirali di fumo,
che al solo guardarti
il cielo si colora di meraviglia.

Si sveglia, 
– per eccesso di stupore –
la donna
che si sta partorendo.

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trovato credo nello stupore
di giorni che chiudono e aprono
i sipari delle cose

le mur

Indépendance - die berliener Mauer
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Fotografia archivio Whisper

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9 Novembre
Veniva abbattuto il muro di Berlino
1989 – 2009

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9 Novembre
il mio muro compie cinque anni
2004 – 2009

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E’ nel delirio dell’Amore
a cui tu appartieni,
al quale appartengo
che s’è consumata la nostra meraviglia.

Avevamo un cerchio alla testa
prima che mi benedicessero maledetta
e prima ancora che tu potessi diventare
pensiero muto d’ogni mio giorno.

Passano le stagioni
al di là degli sguardi che incontro.
Ogni tanto li trovo imbiancati
del nostro tempo.

Fosti tu la neve
dei miei brevi passi
 e fosti la fontana della sete
o quelle pietre su cui ancora cammina
il mio smarrimento.

Ora prendilo
lo scalpo dell’anima
che anche di spalle
nell’altrove andando,
 mi somiglia.

Io,
per quello che mi riguarda
sono diventata d’ogni passo

solo l’inciampo.

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Trovato in giorni che urlano
e che scappano nel gheriglio
di una noce

comme les feuilles

indépendance - la recherche
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Fotografia di H.Living

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E’ quando arrivo a sera
che rincorro gli attimi del tempo
consumandomi un poco alla volta
come un tacco sull’asfalto.

Il gioco dei perdenti
è rilanciarsi sul dorso del già successo
e scegliere di svegliarsi
con gli occhi socchiusi
e le ferite aperte.

E’ questo muoversi lieve
dei giorni nel tempo,
che rendono l’attesa del nulla
-come foglie cadenti –

immensa meraviglia.

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Trovato nella ricerca di silenzio

encore en vie

indépendance - feuilles.
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Fotografia di Szeike

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Si sarebbe ripromesso l’incontro
come nella lentezza delle giostre
quando finiscono la corsa.

Ma noi si era già d’altra epoca
come nati fuori dalla stagione
dei meli in fiore sotto la neve.

Si era due cavalli abituati solo a correre
su una pedana di cartone
costretti ad un simulacro di cielo
intravisto da una fessura breve.

Poi tutto si dissolse in un sorriso
come fosse stato un saluto breve
rimasto appeso per anni
come un’antica ragnatela.

Se mai fossi stato tu il ragno
avrei rammedato ogni nodo
in un crine di destriero
o in un possibile gioco di dita 
per liberare almeno il vento.

Ma il destino dei malati d’Amore
è morire un po’ alla volta.

Ogni giorno
lentamente.

.
Dopo giornate senza un minuto di sonno