mon Dieu, pourquoi m'as-tu abandonné?

indépendance - croix d'une femme
Fotografia di J. Stone

"Nasce sempre qualcosa in un campo abbandonato"
(da "Gramigna", 2008)

Un augurio di Buona Pasqua,
anche se Pasqua è per noi abituate alla rinascita,
ogni giorno.

Colgo l'occasione per indicare Mugellonetwork
un portale toscano che mi ha riservato uno spazio
dove siete benvenuti.

Dopo il periodo pasquale il lavoro sarà intorno a Palabra en el Mundo
con il Teatro delle Condizioni Avverse
in "e si chiamava Pace"

info-contatto
Teatro delle Condizioni Avverse

trovato nel cuore

prière silencieuse

indépendance - gratitude
Immagine di Aphrodite

Per noi
che guardiamo gli alberi
e ci innamoriamo
delle foglie cadenti
perchè inciampano come noi
anche sull'aria.

Per noi
che vinciamo solo da perdenti
e sappiamo ridere
dei giochi di luce riflessi
delle onde
senza l'incauto bisogno di sconfiggerle.

Per noi
che preghiamo in silenzio
perchè neanche la voce
diventi urto
o offesa al silenzio,

per noi
che ci addormentiamo
con sogni vivi
mentre quella metà del nero
che ci divora o ci manca,
si placa. 

Per noi
è quella preghiera silenziosa
che non ha niente da consacrare
perchè l'offesa
– mentre fioriscono gli alberi –
ci ha già perdonati.

trovato nelle mani mentre coglievo parole

 

odeur du temps

indépendance - d'eau

Immagine trovata in rete e rielaborata

E' l'attimo che muove i giorni,
scolpisce i contorni
restituendo forma
alla certezza dei ricordi.

Il cielo è il riflesso di uno sguardo
e la forza del bucaneve
è un dettaglio
che s'impara inciampando.

Certi ricordi
hanno ancora colori forti
e odorano di attimi
come se fossero l'eterno adesso
che non ammette cedimenti.

Filtra una luce diversa
dove lo sguardo non trova
quello che è nel cuore.

Quanta cecità ho nel guardare
quando azzardo equilibri
senza il bastone rosso
del mio sentire.

.
Trovato nella stanza del mio cuore.
Vorrei come allora, giocare in soffitta
fra la polvere che non sporca

 

spontanée d'un bourgeon

indépendance - comme le vent
Fotografia di Amire

Voce di silenzio
cattura in uno sguardo
il nuovo germogliare degli alberi.

Vivere è stare in equilibrio
sul dorso del vento
senza cadere sulle ombre del branco.

Lo sguardo è lo stesso
di quando amai la vita
dentro il linguaggio antico

 di un abbraccio
e persi, frugandomi nel cuore,
le dita e le loro falangi.

Eva fu la supposizione
dello sbaglio,
l'irrimediabile consapevolezza
dell'essere fiore di donna
senza pistilli, senza foglie.

Rimane solo l'odore
di un giorno di pioggia nel deserto
da cui germoglia ogni giorno
una donna e il suo sguardo.

Trovato così,
inciampando sul solito graffio
che non è un graffio.
E' un solco.