Fotografia di Emmetis
Della memoria
non c’è grave pentimento
solo l’ombra della luce
di un sole stanco.
Battito di vita
è il cuore
che seppur ferito,
amando, si ribella.
trovato nelle mani al risveglio
Fotografia di Emmetis
Della memoria
non c’è grave pentimento
solo l’ombra della luce
di un sole stanco.
Battito di vita
è il cuore
che seppur ferito,
amando, si ribella.
trovato nelle mani al risveglio
Fotografia di L. Alvarez
Di quell'ottobre ch'eravamo
sono rimaste le giovani foglie
ad ingiallire nel tempo
e lasciarvi più distanti.
Passi sicuri precedevano la sera
e noi qui a pensare che la vita
fosse altro.
Ora che il tempo
è quel vizio ballerino
che fanno nel loro morire le foglie
la storia diventa carta bianca,
finestre che si aprono
sulle possibilità.
E mi lascio cadere nel nuovo giorno
da anni, ogni giorno
come stessi ballando
la stessa partitura
delle foglie gialle
qui,
col curioso vezzo d'esserci
anche in autunno.
trovato passeggiando dentro un ricordo d'infanzia
Fotografia di D. Composed
Senza che lo vedessimo
il tempo stava esondando
dai nostri giorni.
Ricordi il vivere facile
di quell'estate breve?
Quel tuo morire ogni sera
in un sogno diverso
per rinascere senza vita
nella vita del giorno dopo?
Ricordi?
Ora il tempo
è il mare del mio lago
tu un frusciare nel canneto
ch'è di questo tempo,
rituale di memoria,
o soffitta sgombra
per qualcosa che già sta succedendo.
Ricordi la tela di ragno
sull'angolo muto della stanza?
Ora quell'esile filo
seppur incerto e sparuto
illumina i contorni
di quest’andare
sotto gli archi
delle otto zampe di ragno.
trovato al solito posto,
vicino alla ragnatela
Fotografia di D. Composed
Tornare a casa
è qualcosa di grande.
E' trovare tre ragni sull'ultimo discorso
e saperli già familiari.
Sì,
ho avuto bisogno di tempo e silenzio.
Il silenzio, come il bianco, è la somma di tanti colori.
Tante cose sono successe.
Tante cose ho avuto da fare.
Per la prima volta
sono stata nelle parole, lontana da qui.
Passi incerti e la solita paura di cadere.
Cadendo mi sono ritrovata
in un esame universitario sulla poetica femminile
di una giovane studentessa fiorentina
insieme a Emily Dickinson e Margherita Guidacci.
Quella tesina che le è valsa un trenta e lode
è qui, accanto alla tastiera.
Mi sono ritrovata in una rivista di poesia
recensita da Elio Pecora,
o in tre incontri di parole nel luogo che mi è terra natale.
Estate è prepararsi all'inverno
ed ho dunque cercato di amare i frutti della terra
per farne nutrimento per l'inverno.
Casa mi è anche quello.
Vivere di parole
è conoscere la crisi economica
prima che la crisi economica investisse
la parte sana della nazione.
In questo tempo
ho dedicato tempo all'amore:
Sono andata a cercarmi là dove mi ero lasciata
ed ho trovato una donna da amare
e a lei – l'altra me –
ho dedicato il tempo.
Starle accanto e dentro
mentre cercava di imparare a camminare
e ad ascoltare i silenzi del corpo
e le vie della respirazione.
La speranza,
così apparentemente effimera
mi è data oggi da un Nobel per la letteratura a un Poeta
e il nobel per la Pace a tre donne.
La speranza
è sapere che ha finalmente piovuto,
Sì,
piove e sono tornata a casa.
dalla vita che succede