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E’ il respiro incerto d’una notte,
il respiro recuperato in un batter di ciglio;
la terra ostile
si fa d’amianto e silenzio
presagio di vita e di morte,
in un paese sempre più stanco.
Un albero illumina
l’ennesimo segnale di soccorso
e un desiderio nasce dove la donna partorisce
l’ennesima speranza.
Un grido nella nebbia
anticipa l’alba
e siamo sempre qui
a mangiarci la vita,
come un candito amaro
in un piatto vuoto.
Lacrime scalze si fanno strada
in questa notte di stelle senza nome,
fra l’asfalto e il lamento triste
d’un cane muto.
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Trovato stamani all’alba
mentre l’ambulanza tentava di renderle un respiro.
Verità d’amianto.