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Fotografia di Christine Lebrasseur
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Come un usignolo muto
canto la mia sconfitta.
Canto come un usignolo
a cui è stata aperta la gabbia
e il cancelletto, aprendosi
ha mutilato l’ala.
Canto come certi cani
nati troppo liberi
che non sanno stare in un collare.
Non per il laccio di pelle
stretto intorno alla finestra illuminata
e al portone chiuso.
Non cerco risposte,
ne’ voce.
E nemmeno vorrei sapere
chi indossa da qualche parte in se’
la mia medaglietta
in cui col mio sangue
hai scritto il tuo nome.
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trovato sui labiali
del cuore