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Le mie stanze
si aprono dietro una porta chiusa
e diventano il mio giardino di betulle.
Un piccolo scrigno di castagno
per inventare un mare
alle conchiglie.
Vorrei dirti
che oggi ho trovato la tua voce
in una fotografia.
Eravamo in bianco e nero
vestiti di colori.
I tuoi amici son quasi tutti andati
e l’uva fragola
è diventata un privilegio
anche per i merli.
Dietro questa porta
la pietra è rimasta pietra,
le travi sorreggono le stelle
e la fame dei tarli.
Non guardare mai dietro la porta
rimani qui eternamente
al di là delle cose:
dentro quello che nessuno
potrà portarci via
c’è il solito branco di vampiri
assetato della tua immortalità.
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per i tuoi 84 anni
se tu fossi qui, babbo.