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E ora che sei
la febbre per il mio termometro,
o la solitudine che mi accompagna
alla mensa degli atei.
torna nella mia soffitta
e recupera per me
la mia smorfia più bella.
Quella grinza che
in un giorno di neve
si è riempita di polvere.
E ora che sei
la pagina mancante
al romanzo più commovente
io abbia mai letto,
non anticiparmi il finale;
fatti vento nel mio silenzio
e muovi anche nel deserto,
le foglie.
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nelle mani,
in aria di neve