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Fotografia di M. Soerial
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Soleggiato e assorto
ti lasci condurre
come fossi l’armatura del guerriero
dai passi del vento.
Nulla a che vedere
con il vivere la vita,
con lo scegliere
piuttosto che lasciarsi vivere.
Tu ci arrivi
passo dopo passo
allontanando
– come d’autunno i rami dalle foglie –
con un’andatura stanca
per imperseguibile sfinimento.
A me rimangono inutili domande:
sul vento, sull’Amore,
sulle unghie rotte sulla cenere
e su quel luogo che sei
dove nulla accade.
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non chiedermi dove l’ho trovato