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Fotografia di A. Snaps
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Mi ritrovai alla fine di un pensiero,
seduta in disparte,
già di spalle all’estraneo
che credevo di conoscere.
Di spalle va e viene il tempo,
qualche volta piove sulla solitudine:
i sospetti riscaldano l’aria
ed evapora la pioggia.
I colori arrivano d’imporvviso
in stagioni senza tempo,
scolorite per eccesso di memoria.
I piedi del viandante
provano amore
anche per la capigliatura d’un albero.
L’ombra del cercare
ristora il viaggio
dei carcatori di coralli
che hanno le mani impigliate
fra le radici e le zolle di terra.
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Trovato credo principalmente
nella scarsa disponibilità di tempo
e dunque nello stupore.