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Fotografia di Katia Chausheva
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L’ultimo sguardo
ha sempre la luce amara
– già eterna –
del primo incontro.
Ho ancora da amarti
e fingermi felice nell’assenza.
Ho ancora. in ogni giorno,
un ladro da invitare alla mia tavola
e digiunare per scelta.
L’uva nei filari è quasi matura
e la brocca alla pendice del monte,
vuole come me, più di allora,
contenere la sorgente.
Un giorno
imparerò a tradurre in gesti,
il silenzio.
Mani nei capelli,
contano e non sciolgono
i nodi che fa, passando,
il vento.
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trovato nelle mani e nella stanchezza.