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Fotografia di Susan B.
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Mi sveglia ogni giorno
quel pensiero fra le costole
e il suo esserci che batte.
Sembra una persiana rotta
semichiusa su un ricordo.
Solo i cerchi d’un lancio
incantano i voli delle anatre,
o semplicemente uno sguardo.
Che bella ricchezza
l’esserci ora nonostante tutto;
percepirti presenza
in quella forma ch’è già eterno
in un dove che non sappiamo
ma dove stiamo
– per separate vie –
andando.
Respirarmi nel muoversi delle foglie
ed essere radice e resina
d’un giorno in cui
fosti tu il motivo esatto
del vento.
E ancora sbatte
come una persiana rotta
sul quel nodo triste ch’è oggi
innesto o frutto selvatico
nato
in una notte di luglio.
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trovato in due ore di sonno