servitù prediale

tutte quelle gambe ...

 

Lei rimase sopraffatta dalle latitudini della vita
quella vissuta e quella tutta ancora da scoprire.
Alzò lo sguardo e vide gambe ovunque.

Erano maledetti.
(li amava ognuno a suo modo, tutti)
proprio perchè portavano
la maledizione dei loro anni

carni nude salivano le scale
provocazione svolazzante
fra vestitini ascellari e solitudini
fra panini mal digeriti e sguardi.

C’erano gambe ovunque
lei riprese a camminare
(ridendo)

(era in via de’ Servi)