vanité du cœur

indépendance - une femme
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Fotografia di Lina . N.

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Quasi distratta
la vita si schiude al risveglio
sui cigli dai fiori gialli.

E’ ancora una ragazza che corre,
ha le ali in castrate in un cespuglio.

Suonano i passi
come rumore di foglie
o d’un ramo che si spezza.

E’ già d’autunno
quest’andare di domande,
di passi e foglie
nei pensieri a mezz’aria.

Il silenzio assordante
è il risveglio a un ricordo
quel quasi fermarsi per guardarci dentro
e riconoscersi incostanti

evanescenti come brezza
nell’aria.

La vanità del cuore
si specchia nell’andare,
sullo sguardo mai fermo

del fiume.

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trovato passeggiando dentro me

l'unconnue

indépendance - automne
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Fotografia di Karine

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Disegno l’ignoto
tracciando ombre sui riflessi
inseguendo in me,
il niente.

Luoghi sconosciuti
tornano familiari
quando riordino i capelli.

Come schiusa alla vita
la vita, torna femmina.

Tanto il dentro
ha sempre le finestre aperte
e una tenda bianca
che ricade sul tempo.

Eri un ricciolo di desiderio
un timido ricciolo senza testa
io ero già
– graffiate dal vento –

ali di farfalla.

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trovato!

deux ombres

indépendance  - deux ombres
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Fotografia di Phoeb

 

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Quel flebile discorso
spezzato nel morso del singhiozzi
non fa presagire l’arrivo di una parola.

Prima di lei
tutto è già finito
tutto sembra sempre finire.

Le ombre mosse dal vento
ancora vestono la tenerezza del tempo.
In loro non un silenzio fuori posto:

solo i disegni dei capelli
laddove sembra andare e non arrivare
 il vento.

Passano così di anno in anno
tutti i minuti che conto;

rimbalzano sugli specchi
delle auto ferme in sosta
ai limiti del parco delle stelle.

Chissà se anche tu sei invecchiato,
se i giovani ti salutano
come si salutano gli adulti.

Chissà se anche tu come me
ti specchi nel primo ricordo
per sentirti come loro.

Seduti sulla nostra periferia
ingrandiscono i sogni e socchiudono gli occhi
come se stessimo passando

come il cadere di due foglie stanche
ai bordi dell’estate.

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trovato nel tempo che passa
e nel fegato che sembra dare segni di vita

au-delà

indépendance - regarder
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Fotografia di Pluja fina

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Qualcosa si sgretolò nel silenzio
e ancora riemerge
nei luoghi in cui la vita E’
apparte tutto.

In un giorno di pioggia
abbiamo confuso le lacrime
e barattato un bacio per un raggio di sole
come se da quel gesto
dipendessero le nostre speranze,
le nostre sciagure.

Ancora t’incontro
aldilà dei rovi degli altri
dove le nostre rose
da gialle sono diventate rosse.

Fioriscono m’han detto
anche in gennaio.

Storia comune
fra tante storie nate speciali
e già dimenticate.

Ma noi eravamo altro:
delle nostre ali
– in quell’attimo che E’ e sempre Sarà –

noi
eravamo il cielo.

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trovato in salita.

La chanson du pecheur

indépendance - souvenir de vie
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Fotografia di Stephanie
la foto che mi ritrae di profilo è invece di Giuliano Brandoli

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Trattienimi il fiato,
non vorrei partorire prematuramente
un inutile discorso.

Il cuore ha già le doglie
e le stagioni si succedono
deliberatamente come i fatti.

Le voci attraversano mille sguardi
e si soffermano sui silenzi.
Il tuo mi è sempre
incontrollabile dolce interferenza
fino a suonare come le corde di un violino
sui fili tesi nell’aria.

Non ho avuto voglia di morire
neanche oggi.
Temo sempre il peggio:
che si vociferi di me
e di una morte voluta per Amore.

Anche oggi ho scelto
di pizzicare le natiche alle nuvole
e innamorarmi del tuo andare
dove nulla torna.

Spingi forte le tue mani
sul mio campo incolto d’ortiche.
come fosse il ventre di un dolore.

Entrano nell’acqua
tutti i sassi che ci tira il destino,
per demolire un fiume
o costruire una casa.

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Trovato così
tanto per cambiare

ville d'eau

indépendance - la recherche
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Fotografia di Paula

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Ancora sei l’attimo esatto
del mio non ritorno,
quello scatto in bianco e nero
con te al centro
di tutti i colori del mondo.

Ancora sei
il pensiero che non s’addormenta
mentre il corpo disteso, dorme.

E sei
la vicinanza fra me e le stelle,
o il drammatico sopravviverti
 in un tempo che non invecchia.

Accendo ogni sera
il pensiero in te,
proprio dove la città 

si spenge.

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trovato in tre nodi sulla radice
del cuore

ainsi

indépendance_encore
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Fotografia di Sonia De Spa

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E ancora esistere
come portatrice sana del tormento:

inginocchiami alla vita,
perchè vita mi riconsegni
ad un nuovo e porbabile incontro.

Essermi vicina
più per Amore che non per circostanza
e oltrepassare questo tempo
tenendomi in braccio.

Osservarmi così, crescerti in bocca
nel silenzio blu
di un oceano nebbia.

 
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trovato credo in tasca
mentre cercavo una caramella ai mirtilli

après les nuages

indépendance - feuille
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Fotografia di Nedasta

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Ancora manco
come rapita dal lontano niente
in cui siamo quella sagoma
di passi d’aria.

Dietro le nuvole,
un aereoplano vola verso
un’altra stazione di partenza.

Un ventre di ragioni,
partorisce ogni giorno
nuovi dubbi.

Le chiavi sono al solito posto
dove le lasciasti:
impresse in memorie già di gesso,
con una toppa diversa,
già pronta per essere d’altri,
la stessa identica storia.

Ci sono altari che non hanno dèi
e giorni che non chiedono altro
che il passare, come un dolore,

velocemente.

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Trovato fra una cosa e l’altra,
imbattendomi nella ferocia degli arroganti.
Dimmi, mi aspetti per un giro di vita
intorno a una nuvola?

signifier

indépendane - en fleur
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Fotografia di katiachausheva

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E’ e sarà ancora
il girovagare senza nome
lungo gli sguardi che incontro.

T’illumini in ogni riflesso,
come qualcosa che già si è perso.

I vicoli del cuore hanno nomi diversi
ma conducono sempre
alla dimora dell’Amore.

Un cane ti osserva
impigliato fra le gocce di un pozza,
chiedere aiuto ad un passante.

E’ proprio lì che io ti ho perso,
è lì che ti cerco.

Dove la pioggia lava ricordi
e ti restitiuisce in altra forma,

all’eterno.

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Trovato in una connessione instabile,
in una stufa a legna accesa,
in un piccolo bagaglio per domani.

Genova per noi…

priant

indépendance - étoiles
.
Fotografia di D. Annie

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Come la sete,
io ho bisogno di cercarti
e ti cerco dove il cielo si fa roccia
e le gambe aumentano il peso della fatica
nella distanza.

Sceglierti preghiera
nella luce differente delle stelle
e immaginarti molto più sopra
della vetta delle montagne.

Ed è riconoscere che ci sei
dal tremore delle foglie
o dalle ombre che giocano alla vita
mentre il più monotono dei pensieri,
dorme.

Coglierti stella nella chioma del faggio
perchè domani
non si stanchino di coglierti
– per quella maledetta fame che non si sazia –
anche le braccia.

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trovato, cercando