la pluie d'hiver

indépendance - en vol
.
Fotografia di Szeike

.

Le mie mani
perse dentro a un discorso
frugano attimi
alla ricerca del tuo sguardo.

E sei parole senza volto
che abitano mute
altri silenzi.

La mia verità
è un addio che non ho mai detto
e una pozza di tempo
in cui anche riflessa,
sto invecchiando.

Mani a cucchiaio
rivolte verso le stelle,
raccolgono oggi,
mentre ti penso

questa pioggia fine
d’inverno.

.
trovato da anni nelle stesse mani

Tu ne feras pas d'impureté

indépendance- seule
.
Fotografia di Michelle Brea

.

Sono diventata un’altra.

Quella che osservo
sbottonarsi gli occhi sui fianchi
in cerca del gesto che ti contenga.

Vivo rinchiusa nel sesto comandamento
gonfiando ogni giorno
per la tua assenza.

Neve d’estate
nutre le foglie

Il deserto è un’altra storia:
è stare fra la gente
vederti ovunque

e non trovarti.

.
aspettando non Godot

c'est le destin

indépendance - avec le vent
.
Fotografia di ande.

.

S’aprono destini
-ancora-
naufragando certezze.

Tu rimani in assoluto,
la corona delle mie ferite
e la spina che urla in silenzio
il dolore della mia carne.

Il vento si fa acqua,
come piovigginando
su una strada in salita
che nemmeno la pioggia trattiene.

Mi rimane astratta come la gioia,
quella tua ombra ubbidiente
che apre al mio abisso
un abisso più grande
ch’è il viverci senza

e non ci contiene.

.
trovato?
penso di sì. Torvato.

encore III

indèpendance - fille
.
Fotografia di Chitra Aiyer

.

Niente è più come allora,
nella consuetudine di un faro
che si accende
e illumima dietro la luna,
anche le onde.

Segnala soccorso alle nuvole
poi si spenge.

Provo tenerezza infinita
per la mia voce stanca.

Dietro la tua ombra
è ancora un silenzio che urla.

.
trovato in un elastico lente
sul fianco del cuore

fleurs rouge au cœur blanc

indépendance - et puis...

..

Vorrei essere l’occhio dei tuoi pensieri
quando spaccando in due le mie parole
apri la ruota della virilità
e pavoneggi sul trono delle nullità.
.
Se solo tu sapessi
quanto sangue m’esce dalle mani
in ogni parola di cui mi spogli
per coprirti e scaldarti,
.
forse solo per cortesia
mi spediresti un paio di guanti di garza
per proteggerle dal freddo dei giorni
che quel rosso che vedi
non è una rosa rossa
.
sulla neve di gennaio. 

.

trovato negli spacchi delle mani

filtrage

indépendance - vol

.

C’è un assoluto in ogni gesto
che risale la corrente dall’oltre dell’infinito.
.
Vede più un cieco di te che non guardi.
.
Ho amato in te il giorno che non torna,
l’alba spengersi prima del giorno
e asserire all’inutilità delle domande.
.
Anche il cieco ha visto
il sacro al cielo e gli occhi nella polvere,
sprofondare nel mare dei miei giorni.
.
Ha visto scritta con le lacrime
una pioggia di vetri per terra,
mentre tu rincorrevi in una bolla di sapone
un altro raggio di sole 

.
.
dai ricordi
levabimus in praesenti te hac respondendi molestia

ce jour-là

indépendance - ensemble

.

Dove è ora il domani?
Sono anni che mi dicono m’aspetti.

Io i miei giorni me li sono già bevuti tutti.
tanti aspettandoli, li ho persi
come si perdono, anime in volo,
i documenti.

In un sorso tutta l’esistenza,
in uno sguardo è la lontananza.

Se mai ti ricorderai di me
cogli nel silenzio il fiore,
essiccalo nella pagina mai scritta,
e disegna nella tua storia

il ricordo che sia della tua vita
oggi,

il senso

.

dalle cose che accadono
e dalla memoria

c'est là

indépendance - pass

.

Appoggio ogni sera
da anni ormai
l’ultimo respiro sullo sguardo verde
d’un giorno.

Eri uno stagno
che si sarebbe prosciugato in inverno.
E’ lì che ancora tentano di nuotare
tutti i miei giorni.

E’ lì che nutro con pane secco le anatre
quando non volano più nemmeno i giorni.

E’ lì che si amano le ombre
quando sull’altra sponda della vita
s’accende il sole.

Il mio si è spento
nel tepore del risveglio d’un maggio
più stanco della foglia rossa d’autunno.

Si posano come di passaggio
a fertilizzare la terra
i ricordi

.
Passeggiando nei ricordi

Fumée blanche

indépendance - conduire

.

Con la mia mano sinistra
scrivo parole mancine
nate tutte ferendomi il cuore
sulla lama affilata della tua barba.

Se sanguina la donna,
è il flusso di vanità da cui anche tu sei nato,
e dove ti spingi
in cerca di un utero sfitto,
dove allestire il passaggio di un giorno.

La storia partorisce cadaveri,
morti tutti sul palmo della mia mano,
allineati come soldati,

In te ho arruolato la mia
incapacità di vivere senza amare.
In te, è affogato in una sola goccia
un intero mare.

Tu rimani la mia bandiera d’appartenenza.
Una bandiera bianca
che sventola senza cielo,

 in aria.

 

.
Dal baule trovato in soffitta
mentre un topo rincorreva un gatto

déserteur

indépendance - la vie

.

Ricordi dov’ero io mentre
stavi in fila nella vita pronto a ubbidire?
Guardandoti,  
ballavo sola con l’altra me nello specchio.

Però amavo quella divisa che avevi nella pelle,
verde stagno come i tuoi occhi,
scolorita dal sole vivo d’un peccato.

Ubbidivi e io ridevo,
perchè pensavo che nonostante tutto
la vita fosse un grande gioco.

Tu soldatino, io improbabile farfalla,
in un cielo piccolo eppure volavo
come un foglio alzato dalla leggerezza d’uno sguardo.

Stai ancora in fila
ad ubbidire a chissà quale padrone,
stai in fila come se spendessi tutta la tua vita
aspettando il panettiere.

Ti si è scolorito lo sguardo,
come se tu l’avessi dimenticato
steso nella luce del nostro sole.

Coglimi l’uva dalla vite
e coprimi la vita di foglie
anche in autunno quando ci volerà il vento.

Fra filari di stagioni e file composte,
lo stringi in una mano sola
tutto il destino importante

e se lo spremi,
forse ci basterà il succo di un giorno
per ricordarci il gusto di un brindisi
bevuto nell’ombra delle bocche.

Tu eri in fila e io ridevo,
come fosse tutto davvero un gioco.

Persa nel verde del tuo bosco,
correvo fuori dalla riga gialla
dove tanti come te, hanno perso il treno giusto.

A volte, ricordandoti accarezzo il vento,
qualche volta chiamo l’altra me dallo specchio,

per ballare abbracciata a un ricordo
un altro giorno

.
Ognuno ha la sua hiroshima,
ma non per questo tutti i giapponesi sono morti
io avevo il fuoco nel cuore e correvo