J'existe

indépendance - l'attente
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Fotografia di Composed

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Esisti nel mio destino
come la fiamma al fuoco
e solo bruciandomi,
Amo.

Sono il legno della mia croce,
tu le stigmate di un eterno.

C’è una complicità
fra il macellaio e l’agnello che muore.
Qualcuno la chiama Resurrezione.

Ci sono colpe che non si estinguono,
solo glicini che sfioriscono.

Esisto nel mio destino,
solo perchè altri ci sono stati
e hanno lasciato come te,
ognuno una spina per la mia corona.

Ora esisto 
come sangue vivo
che cola.

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trovato in giorni  di resettaggio

la force des rêves

indépendance - mirroir
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Fotografia di D. Composed


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E’ già domani
quel tempo sospeso
ch’è di casa
nel riflesso di un attimo.

Nulla a che vedere
coi miracoli dei santi,
piuttosto il bersi la vita
da una fontana mai stanca.

Si compie da sera a mattina,
l’energia dei sogni,
quando la quiete cala sulle abitudini
 l’anima si spoglia
e si lascia cadere
davanti al sorgere del nuovo giorno.

Mi vestirò ancora
di quella compostezza
in cui la vita accende la vita
e tutto parla di te,
anche il monumento decapitato
della gioia.

Lasciami contare le nuvole
perchè io ti riconosca
muoverti dentro l’aurora,

come non fossi solo
l’odore di nebbia della tua’ombra.

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dopo una notte di caffè
penso che dovrei dormire almeno due ore

à l'autre moi II

indépendance - entre un jour
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Fotografia di Johanna

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MI trovi diversa.
Come non immaginavi
si potesse diventare.

Cerchi e non trovi altro
che questa lentezza che m’è diventata compagna:
una resa alla vita
perchè vita si manifesti.

Sono l’immagine sfocata
anche al suo centro
e uno sguardo leggero
che svolazza intorno al bruciare della vita,
come una falena.

Frughi nei miei occhi
per cogliere i segreti del tempo
e tutto quello che hai visto
e che ancora ti meraviglia.

Nulla da dichiarare
all’altra me che è ancora lì,
nelle fotografie a colori, che ricordi.

Sono una cornice caduta per terra
con ancora la mia immagine riflessa
mentre mi raccolgo,

Attraverso il silenzio
capirai dove non siamo mai stati
e perchè non rispondo.

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trovato in giorni abitati
nel mio destino sfitto
e dall’impotenza nel non poter usare il mio pc morto.

Rue des Souvenirs

indépendance - une autre femme
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Fotografia di Anvie
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Ci sveglia la vita,
così fino a sera, ogni giorno.

Non ricordo mai in che anno sono,
quand’è che sono nata,
se eri già in me, dentro
quand’eri già molto più
di un mal d’assenza.

Si spogliano così i giorni:
i nomi delle strade
sono per ogni angolo, un ricordo,
una memoria fievole
che accende nella nostalgia
dell’esserci già stati
per mille incontri ancora,
il primo incontro.

Frugare nelle visioni,
chiedersi se quell’abbraccio di domani
porterà il nome della gioia,
o se sarà la gioia
a riconoscerci nella malinconia
che cerca solo di ricordare
quel brillare del vino
in un sorso bevuto dalle reciproche labbra.

Sì Amore,
siamo stati tutto questo.
(e molto di più se frughi nei ricordi)

Sono ogni sera
il timido soccorrermi
in quella chiave che gira a vuoto
per i vuoti che non sai,
dietro frasche di giorni,
o sui morsi che davamo alla vita
prima di Amarci.

M’illuminano,
prima d’incontrarmi
timide e consolatorie,

le stelle.
.

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Poi ti chiederai
che cosa c’entrano con noi
i Fratelli Kennedy, Marx o Enzo Ferrari.
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trovato in una giornata assurda
con la casa scombussolata di nuovo
e dall’allegria dei giovani che ogni giorni
vengono a trovarmi.

cette vie

indépendance - la soirèe
.
Fotografia di Dolly

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Spoglio così
la verità dal sogno,
come se vivere fosse già conoscerci
o salutarci con l’abitudine
di chi non conosce ancora la storia.

Riportami in quella stanza:
nell’anticamera di un arrivederci
e Amami con forza,
perchè io senta nella pelle
in te, tutti gli inverni,
le estati, i fiumi e i deserti.

Pesa come la nebbia
quell’ombra ancora appesa
al mio sguardo.

 Ho costruito 
-in questa costante incertezza –
con l’ombra del Tuo andare
e del mio non divenire

la mia stanza.

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Trovato dove non cerco
ma sei.
Perchè è Lì che sono stata.

un rayon de soleil

indépendance - rayon
.
Fotografia di Paloma S.

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Traspari dal silenzio,
– in questo silenzio che urla –
e che piange punito dalla vita,
 negli angoli della noia.

Vorrei consolarla
questa stanza inondata di me
– quella me che a carponi si cerca –

Fra le pupille e l’iride
s’illumina il giorno.

Qualcuno mi soccorra
dentro e fuori ogni silenzio
e accenda con un perchè

 il mio sguardo.

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Trovato nel silenzio che urla

étoiles

indépendance - lumière
.
Fotografia di Osk

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Mi sorprende
la vicinanza del tempo allo spazio,
come se esistere 
fosse per forza una storia.

Io sono l’ombra che non mi appartiene
ma mi segue come un amante.

Sono una macchia d’inchiostro
che non ha colpa.

In tutto questo
sono quello che mi manca,
perchè manca quell’ombra 
di mille sere
(e delle tante che più non conto)
appesa alla mia noia.

Sei la giostra di cavalli
o la luce intermittente d’un ricordo
lampeggi giallo, vivo e acceso

– nel mio sfilare nuove sere al tempo –

come
il cadere delle stelle.

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trovato credo
nel solito posto

odeur en blanc et noir

 

Qui a Roma, senza notebook
non ho i miei strumenti per le immagini

 

 

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Il silenzio
– questo frammento di ricordi –
è l’ossessione del tempo
di tutto quello che non ci siamo detti.

Vorrei raccontarti ancora
di un glicine in fiore,
di ginestre sotto le mie finestre,
di questa strada asfaltata con la costante
dei miei inciampi

o di quanto la vita
non ci risparmi niente
in emozioni e cedimenti.

Odorano ancora,
come un tempo mai scaduto,
 quei miei luoghi interni
in cui tu

senza voce, forma, odore e vita
ancora esisti.

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Trovato di passaggio dal pc di Monia
Roma è freddissima.
Stasera ripartirò per Borgo

la croix du vent

Indépendance - croix d'eau
.
Fotografia di M. Soerial

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Soleggiato e assorto
ti lasci condurre
come fossi l’armatura del guerriero
dai passi del vento.

Nulla a che vedere
con il vivere la vita,
con lo scegliere
piuttosto che lasciarsi vivere.

Tu ci arrivi
passo dopo passo
allontanando
– come d’autunno i rami dalle foglie –
con un’andatura stanca
per imperseguibile sfinimento.

A me rimangono inutili domande:
sul vento, sull’Amore,
sulle unghie rotte sulla cenere

e su quel luogo che sei
dove nulla accade.

.
non chiedermi dove l’ho trovato

je te cherche

indépendance - encore les temps
.
Fotografia di Flightless Bird

 

Ancora mi vedo
dietro le spalle delle tue labbra,
avvicinarmi ai contorni della tua ombra:

accarezzarla
per ritrovare tutte le dita
delle mie mani.

Un torpore chiamato silenzio
si affaccia dai corridoi dello sguardo,
fin dove l’ombra entra e diventa
il mio specchio.

Scorrono così
le lunghe ore di disincanto
nel cercarti
 nella pupilla dilatata
della sera.

.
Trvato in un pc bizzarro
che si spenge continuamente