jouer un jour

indépendance - errante
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Fotografia di Solarix

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Segnala già soccorso,
il giorno al guaire del silenzio
stretto, imbrigliato
a queste mie braccia aperte.

E’ di tempo
la guarigione dei mutilati.

Ogni passo si fa suono nuovo
su tutte le strade di polvere
dell’antico andare del sole
come il nitrire d’un cavallo azzoppato.

Solo gli alberi cambiano le foglie
e muovono in cielo,
le traiettorie delle rondini.

Se ti vedessi ora
come nel sempre ch’è
memoria e storia d’un giorno,

distrarrei il cuore
con la malinconica allegria
d’un giocoliere

stanco di stupire.

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trovato fra il pc, 20 sacchi di passato buttato,
10 kg di pomarola fatta, caffè, acqua e sigarette.

ton silence

indépendance- souffle de vie
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Fotografia di J. K.

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Sei l’attimo distante
in cui tutto succede.

D’improvviso
sulla mietitura del tuo seme
torna a piangere
la pioggia d’aprile.

Guardami.
Sono diventata il tuo silenzio
che s’affaccia ogni sera
come in estate
il vento d’autunno.

Piove ancora
e barcolla la tenerezza
in braccio alla luna
quando toglie le tende
col suo fare stanco,

il giorno
che come mai te,

arriva.
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Trovato in almeno tre antidolorifici
e in una dose massiccia di ferro.

très loin dans le temps

indépendance - tendrement
.
Fotografia di E. Pentele

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Fu quando caddi nel tuo fiume
che iniziai a nuotare.

Ancora nuoto
quei passi fra i pioppi
o il correre sull’erba dei cani;

osservarmi così disfare
-alla ricerca di un riflesso di luce –
di bracciata in bracciata
il letto del fiume.

Vorrei per un giorno almeno
dormirmi sul petto
senza dover nuotare,
ascoltarmi battere
come grandine sul cuore.

Le mie strade
non saranno mai asfaltate;

la mia verità
è tutta nelle mie meches di dolore,
quasi lunare il riflesso
nelle mani che m’accarezzano
come se fosse un lusso

anche dormire.

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trovato prima della verità.
Ho vinto il processo ma ho perso in vita.

Passerei le giornatte a riavvolgere il nastro

courir la vie

indépendance- courir la vie
.
Fotografia di Crystal

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Corrermi incontro,
di anno in anno
per ricadermi addosso sfinita
come in ogni dopo 
aspirando dalla vita, altro tempo.

Essere di casa ovunque
dove verità e sentimenti
sono un bozzolo di crisalide.

Capovolgersi la vita
e guardasi in profondità
verso l’alto,
dove tutto è ancora più grande
e il senso di vuoto,
l’abbraccio di tutte le assenze.

Essere così molto meno di niente:

distesa in un giorno
e fra le ciglia e l’erba
una coccinella come gigante
e una formica a fare da sentinella.

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sembra un acido
o eccesso di vino.

Stasera è solo tenerezza e un succo d’ananas