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Capirai mai dove iniziò la fine?
E’ lo stare su una giostra
e guardare la propria vita che ruota
senza scendere mai dal cavallo di resina
e accarezzarlo come fosse di crine,
vivo, come il cuore di una donna.
Immaginare voli,
col solo vizio della fantasia
e il lento riabilitarsi all’esistenza,
senza più l’obbligo di obbedire
ai poteri occulti.
Fermare lo sguardo su un tratto
e innamorarsi di un parete scritta
solo perchè c’è una parola d’amore che urla.
Ripercorrere i giorni
che sono di quel che siamo,
mesi, anni, vuoti
e riempire di vento d’esistenza,
la bottiglia.
Ingoiare come fosse un uomo, la vita
e non stancarsi mai
d’avere sete
.
Pensando, ripensando
e alla voglia di vento che spazzi
via tutto