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Quanti silenzi
levigano il tempo,
ammorbidiscono gli angoli
della stanza;
la memoria diventa odore,
anche gli angeli diventano la tua ombra
la vita, una giostra che ti ricorda.
Le suppellettili raccontano primavere,
i fiori recisi sui mobili,
che tutto cade dentro la circonferenza
del nulla.
Larghi petali bianchi,
ricadono fra la vita e le tende;
e abbiamo occhi sempre più grandi
per trattenere fra l’iride e le ciglia
il temporale che esplode
nell’amplesso di tenerezza
che in ogni stagione
ancora ci bagna.
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dalla tenerezza di casa