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Ricordami nella luce della sera,
le ombre che ci seguivano
sui muri, mimando di noi,
il fiorire della migliore stagione.
La soffitta è ormai chiusa
ma arriva dalla finestra aperta
l’odore inconfondibile della pioggia.
E’ lì che cerco i discorsi
che cui non imbratteremo il domani.
Ho riempito il sienzio col rincorrersi di voci.
Ho riempito il vuoto con il rosso vino
della passione
Hanno suonato stanotte alla mia porta.
Era un pensiero barcollante
che non voleva salire
Poi, senza che tu aggiungessi nulla
al silenzio che uccide,
ho preso le luna e l’ho portata a dormire.
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Dalla notte e dal benedetto che solo lì
mi nasce sulla bocca