attentat à la pudeur

indépendance - secrèt
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Fotografia di Tina

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Chissà dove ci porterà il tempo,
se ci aspetterà sempre
dietro l’ultimo angolo
o se scivoleremo
distratti da uno sguardo
in un silenzio già umiliato,
per sempre infranto.

Il suo sguardo è l’antico dolore
che non è mai stato scritto,
il mio è vestito d’incredulità
ed ha freddo.

Urla al pudore
anche una voragine coperta di nebbia
e le parole diventano
il luogo del silenzio

come un oracolo
senza risposte.

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Trovato nella cronaca
– la peggiore di questo tempo –
e nella mia incapacità di trovare parole

voix d'attente

indépendance - jeune fille
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Fotografia di Nika Fadul

Anche la voce
sarebbe tornata a tacere
per gli spazi infiniti del silenzio.

Pensai che fossi tu le parole
per la mia bocca.
Ed ebbi fame ed ebbi sete
senza riuscire a chiedere acqua o pane.

Diventai l’attesa,
un dialogo fra sordi
e diventai acqua e diventai pane.
Diventai lo stupore di qualcosa
che è troppo vivo per morire.

Imparai la gioia della sete
e la fortuna della fame.
Tu eri breve e prezioso
 come le briciole.

Furono foglie d’autunno
a ricadere morbide sul tempo
ed io t’avrei lasciato la vita
per eterni sospiri d’inferno.

Anche la musica diventò silenzio
e s’assopirono sotto le foglie
le radici, le pieghe del cielo,
i giorni.

Nessuno poteva immaginarlo
dove ebbe inizio il tramonto.

Doloroso come un pruno sul cuore
– ruppi il silenzio –
e parola dietro parola
inseguii la sete e rincorsi la fame
e iniziai come fossi rinata,

ad urlare.

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Trovato giorni fa e riuscita a postarlo solo oggi.
Curiose cose fa la rete.

avec la lune

indépendance - solitude
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Fotografia di Karine

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E quel credere il tempo
unica variante del destino
a ingannare le ombre nei luoghi interiori
come se questa vita
fosse d’altri.

Curiosa metamorfosi
quella dei sassi levigati dall’acqua
nati pronti a diventare altro.

I detriti del fiume oggi
delimitano nelle loro rotondità
le rigogliose aiuole.

Cercami lì:
al centro esatto del mio smarrimento
in quell’aiuola
dai geranei rossi calanti
e le rose bianche al centro.

Essere la pioggia d’autunno
e la terra che l’accoglie.

Piangono nel vento
anche i salici
quando la notte si placa
nella longevità dei sogni.

Sulla panchina dei ricordi,
si siedono tutte le sere
ad annaffiare la luna

due ombre.

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trovato fra le mani e il cuore

les étoiles pleurent

indépendance - fille
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Fotografia di Michelle A.

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S’accendono ancora
che sembra segnalino soccorso,
questi acuti senza voce
nella visione scontrosa di un silenzio.

Sono i giorni in cui la morte e la vita
oscillano sulla mia altalena
cercando solo nell’uno o nell’altro verso
la spinta del vento
o forse solo quella tua mano arrugginita
dal piovere incessante
degli anni.

Non trovo sponde
neanche dentro al letto asciutto 
di un ruscello d’estate.

Piantami un urlo di voce
nell’orto dismesso dello sguardo
e fanne muta canzone
per tutti i silenzi che verranno.

Cigolano anche le stelle
che sembra che piangano
ogn volta che solcano il cielo,

invitandoci al banchetto povero
della speranza.

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trovato nella stanchezza

 

un fort désir

indépendance - enfance
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Fotografia di K. Wicked

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Sei nelle cose che succedono,
nei riflessi del vino
e in quella malinconia
ormai adulta già prima del tramonto.

Vorrei svegliarmi
con me dentro,
annodata alla gioia come
un nodo fra le illusioni di un rosario.

Credo nell’incoscienza
della Speranza,
nella beatitudine di chi, come me
è stato maledetto
già prima d’incontrarti.

Evaporano così certi giorni,
– quelli in cui anch’io mi manco –
bevendo sete 

e non dissetando
il bisogno.

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trovato in un giorno maldettamente inquieto
frugando nel cuore mi trovo come un cane che si morde la coda.

grain de sable

indépendance - écrire
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Fotografia di Ochaviere

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Respirami lieve
come vita non concede:
com’è
all’alba di ogni risveglio.

Hanno occhi verdi, le foglie.
Dentro c’è un oceano increspato
sui cui riflette,
di quello che siamo,
ogni dolore.

In me ti cerco
e dove verità non mente
neanche al silenzio del rumore.

Piccoli passi: i tuoi, i miei
dentro al morso
che fa la sabbia

in cerca di casa
nella quiete di una conchiglia.

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trovato

encore les temps

indépendance - fille
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Fotografia di lexi ponte

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Fra la veglia e il sonno
rimane solo un fiore rotto.

Un tempo spezzato
che sta nell’eterno,
dove tutto sembra che dorma
e dove l’erba cresce.

Uno stelo bagnato
non si sa se di vita, di morte,
di pioggia o di rugiada
cerca
– spezzando come pane il pianto –
i passi che hai perso camminando
e una corolla rossa.

Qualche passero
si ferma sull’inverno
specchiandosi sul lago ghiacciato
e non sa su quale lato della vita,
la vita ontinui,

se nel riflesso
o nella ricerca.

Saremo sempre qui,
anche fra cent’anni
con sempre in mano,

le solite domande.

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aspettando il figlio
salutandomi figlia

hier, la voix

indépendance - la tendresse d'un jour
.
Fotografia di khorshid*

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E’ sempre ieri quando torni,
affaticato già dal domani
e io per te,
lo spazio in cui tutto si ferma.

Il ristagno del sogno
è una rana che salta da un destino all’altro
senza chiederti
quanto durerà per me,
il tempo.

Giochi di luce
riflettono e delimitano,
come fosse quello l’orizzonte
il timbro incerto

della tua voce.

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trovato ogni giorno  in tanti anni
di assenza

en flagrant

indépendance - aller
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Fotografia di Sonia De Spa

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Rimani impigliato nella spirale di fumo
ed io non distante,
accerchiata da mille domande:

I miei fantasmi
sono ormai figli adulti
della mia storia.

Chissà se c’è un dove,
dietro questo silenzio di nebbia,

se le soffitte avranno spazio
per altre piccole manìe,

se i giochi di luce invaderanno
fino a rapirli,
i rami dei salici tristi
sempre in agguato alla finestra.

C’è un assoluto
in tutto quello che non dici
e a me tremano
– come colte a rubare limoni –

le mani.

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trovato nella scorza

perte

indépendance - aller
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Fotografia di MegElizabeth

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Non li vedo più
quei giorni randagi
abbaiare fedeli alla luna
nè alle ombre  dei mesi e degli anni.

Vorrei dirti
ch’era solo ieri quel giorno eterno
e ricordarti che il tempo
è un veliero costruito in una bottiglia.

Oggi ho bisogno
– anche solo per ritrovarmi –
del mio smarrimento.

Negli occhi innocenti del tuo futuro
– quello che cresce e si fa grande –
trovo la dolcezza acerba
di un autunno già triste

 ai confini della notte.

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trovato guardando