renaissance

indépendance - errante

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Sono giorni che ci stiamo lavorando.
Ringrazio Erik che ha per qualche giorno
"abbandonato" nelle sere la sua neo moglie Loretta.

E’ la prima newsletter del sito mio e del blog.
Non ho bene idea a cosa serva una newsletter
ma era ora che ne avessi una.

Nelle prove che stiamo facendo
abbiamo già riscontrato diversi iscritti
e la cosa ci sta emozionando molto.

Un ringraziamento a Loretta
che sta sopportando tutto questo.
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La newsletter dovrebbe essere pronta stanotte
(ovviamente Loretta permettendo)
il bottone che la richiama nel blog è il seguente:

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mailing list  - Beatrice

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"Dove inciampa la vita ho visto fiori nascere"

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Lo scrivo da un prato di fiori selvatici
con un pc e me nel mezzo.

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(se ancora non arriva niente è perchè ci stiamo lavorando)

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da me, abituata ai segnali di fumo
e dalla vita, che con ogni forza – succede.

passé

indépendance - naviguer

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Si trasportano dove s’apre la direzione,
le anime che trovano
la loro dimora.

E’ stato l’inverno
che ha oscurato tante stagioni,
e l’albero che aveva radice in una foglia,
è stato sentirsi vivi attraverso l’attesa del tempo
cercando, senza sosta l’inizio della pazienza
e morirci, ogni giorno,
dentro.

E’ stato perdere
nell’inchiostro miliardi di lacrime
e non un etto d’orgoglio.

Se solo tu avessi avuto Amore
per ogni lacrima
per ogni silenzio che ti ho regalato,
oggi non rincorreresti l’andare del tempo
ne’ tratterresti a te stagioni
che ormai più non t’appartengono.

Eravamo una stagione
e tutto quello che ci sta dentro,
eravamo l’inatteso
che poi s’allontana nel deserto.

Dietro a un sole stanco,
s’incendia
anche l’ultimo ricordo

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time out

humus

indépendance - l'attente

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Dentro a un’idea ho incontrato
la bellezza del sogno

e oltre, fin dentro l’indicibile vero,
respirando presenza,
la bellezza del risveglio.

Se le farfalle sognano nel cielo,
il cielo respira la stagione nuova
arrivata in un giorno che non chiedeva futuro.

Misura certezza
la parola che non traspare
e nella forza del vento

il senso del volo.

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Amando

arbre

indépendance - les temps

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Guardo a te,
come si guarda con stupore alla vita,
nella tenerezza
ch’è del tempo, conferma d’essere.

Hai piantato una tenda stanotte in mezzo al bosco.
Fragile e forte,
il vento non l’ha spostata.

Racconti della vita che vivi
nel rumore del silenzio,
dove fra le foglie che cadono,
siamo eterno divenire.

Radice del mio stare,
eri orgoglioso della tenda che ha resistito
mentre altre sono volate,
trasportate dall’assenza di fatica.

Non è altro la vita, se non rischiare
alternativa al violentare il cuore
senza farlo godere.

Prendi tre foglie e legale in una
collana di parole
e consegnala al dio del bosco,
come in preghiera,

rispettando cielo e terra,
sii della tua vita

il grande timoniere

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La tua prima vacanza organizzata e pagata da solo
facendo con gioia, nelle tue ferie, il cameriere.

féminine

indépendance - papillon

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Quando s’apre il cielo
non c’è spazio
per trattenere neanche l’ultima nuvola.

Si muovono senza te
come me, orfani di passato quei giorni senza storia
e nella rinascita, in uno sbattito d’ali 
è già odore di futuro.

Non c’è madre ch non pianga
alla fine d’un travaglio per un dolore che contrae,
che taglia e spezza la voce
e il cordone del volo è un’esplosione di luce,
che cancella tutte le nuvole,

urlando senza più forze 
la farfalla nel cuore di una donna
in un’esplosione di vita

 rinasce

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Oltre le 50 ore sveglia
con ugenza di riposo

bâtie

indépendance - étoile

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Ho coltivato una stella per il tuo cielo,
nella terra ch’è della donna,
l’abazia senza dio.

Come il campo di fiori dopo l’incendio,
fra l’altare e un piccolo pezzo di terra
– arata e curata è in te la donna –

In un tuo abbraccio
s’apre al di sopra e al di sotto del cielo

 l’infinito respiro del mondo

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Germogliando
Riferimento all’abazia di San Galgano vicino Siena

advenir

indépendance - regard

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Pesca sul fondale degli occhi,
uno sguardo bambino
con un mare dentro che t’appartiene.

Deposita con premura,
nella pazienza della donna,
senza ingravidare la femmina,
il seme.

Saranno betulle
il tempo futuro che già c’appartiene
sarà la ricerca di una timida estate,
d’acqua e vento,
fra le foglie, la nostra stagione

s’alza nel cielo,
dolorante dai morsi delle tagliole,
il nostro volo migliore 

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Amando

regard III

indépendance - saison

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Guardo a te,
con l’amarezza dell’incompiuto
partorito da una gravidanza isterica
e un dolore senza sorgente
solo acque che si perdono
dagli occhi del cuore.

Guardo a te ora che ho aperto gli occhi
e non ti vedo.
Nella partenza dell’esistere
l’arrivo a una  nuova partenza,
e senza alcun porto, la nostra nave.

Ci ricorda la bellezza delle onde
una conchiglia vuota
abbandonata in un parco di città
da cui respirare
tutto l’affanno del mare




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dal fiume che scorre in cerca di mare