l'âme d'automne

indépendance - fille d'une feuille
Fotografia di H. Ku
.

Se fossi figlia di una foglia
cercherei riparo dalla vita
in una corteccia d'albero
diffidando dall'innocenza del vento.

In me dio cercò il perdono
modellandomi a immagine del difetto
trafiggendomi il cuore
con l'albero sterile di un veliero.

Ma le anime
non hanno giorni
– peccano vivendo –
e nuotano in un oceano di nebbia
che lascia intravedere
nell'inquieto andare

solo
l'incerto equilibrio
delle foglie.

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trovato sul solito scalino
prima dell'inv(f)erno

memoire du vent

indépendance - le vent
.
Fotografia di Nika

Per muta pazienza
s’increspano prima dell’orizzonte
le onde.

Qualche pensiero stride
laddove  non arriva la foglia.
Il remo in barca
ne è una conseguenza.

Eppure
per solo dovere di memoria
non vorrei scordare nulla,

Nemmeno il grido d’impotenza
di me perdente
o quegli artigli di vento
arpionati sulla mia resa.

Solo per muta pazienza
apre e chiude gli occhi,
nei gesti di un faro,  il tempo:

quel tempo senza giorni 
che nonostante tutto
prima che arrivi l’orizzonte

passa.

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Trovato così, nell’aria di primavera

Amour, c'est toi?

indépendance - ici
.
Fotografia di Martin L.

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Una voce ancora
nel rimando degli specchi
e la certezza di te
in un odore dalla voce stupìta
quasi incredula
nel sapermi sopravvissuta.

Esisto, esisti.
Come la mettiamo ora
coi lutti da rielaborare
e la vita rimasta da vivere?

Bruciano nell’aria
gli incensi e le candele.
La voce diventa un eco
che assume la forma delle nuvole

mentre scendi
di pietra inquieta
queste mie scale.

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trovato fra i calcinacci dei lavori in casa

l'intruse

indépendance - histoire
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Fotografia di H. P. Living

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Come un’intrusa nel mondo
vivo i sospetti dell’aria,
le lacerazioni del tempo
e prego che almeno la pioggia
lavi me e quello che guardo.

Ci vuole amore anche a crescere
il prezzemolo nelle conche.

Ci sono silenzi
che si muovono scalzi
sui vetri rotti.

Scappano ogni sera
nel destino accanto
come se esistersi fosse
peccato eterno.

Dillo tu alla vita
che quei piedi con cui inciampo il mondo
sono gli stessi con cui
ho scalato le vette tue

e quelle
dell’inferno.

.
Trovato nelle mani
e nei giorni di famiglia intorno

je voudrais encore

indépendance - soupir
.
Fotografia di Sarah Azavezza

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Vorrei sedermi accanto al tuo silenzio,
frugare la curiosità
del tuo sguardo:

saperti addormentato
sul mio sempre
nelle forme che fa la mente
quando ancora sogna.

Ci sono sere in cui
le nostre ombre
ancora s’incontrano.

Vorrei essere in te, altrove
in ogni sempre,
anche quando seppur a occhi chiusi,
è quel tempo già conosciuto

che con una mano nascondi
e con lo sguardo rassegnato

ancora cerchi.

.
trovato in te

.

encore le silence

indépendance - le retour
.
Fotografia di J. K.

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(di nuovo a casa)

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Ancora si alzano
come assistite dal coraggio,
queste lunghe ore di silenzio.

Le vedo muoversi
entro i contorni delle piccole cose,
in loro
guardarti passare fra gli archi dei ricordi.
fermarmi laddove
qualcosa s’è perso.

Passano così,
senza chiedere niente,
senza rivolgerti parola
se non qualche sguardo,

queste lunghe ore
di ombre sugli specchi

in cui io sola,
distante anche dal ricordo,

 invecchio.

.
Trovato qui a casa.
Nel silenzio di casa.
Sulla tastiera e fra le cose che non passano.

tout s'en va

 

Sono ancora fuori casa.
Al momento di passaggio sul pc di Monia, in Roma
dove rimarrò alcuni giorni per definire cose
e abbracciare persone.
Fino a quando non tornerò a casa
mancheranno le immagini.
E’ il limite che sto riscontrando da quando
il notebook ha deciso di lasciarmi.

E’ già preziosa l’accoglienza
che mi permette di esserci qui
o di passaggio su
facebook.

La serata di poesia ieri sera a Foggia
è stata scritta da chi c’era
e solo chi c’era può ricordarmi com’era.

***

.

Ci sono tempi che invecchiano precocemente
a dispetto di amori che sembrano essere
eternamente protetti e immortalati
nel loro attimo nascente.

I silenzi parlano,
scolpiscono tempi eterni
per essere loro stessi
la misura del tempo.

Un mare in tempesta
ora è un prato ai limiti della carne,
dove ancora fiorisci
nel mio sanguinando.

Io per me,
ricordandomi un fatto,
guardo il muoversi delle ombre:

la tua che va,
la mia che t’aspetta.

trovato sul pc di Monia

la même musique

indépendance - la musique des jours
.
Fotografia di T. Lulayu

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Le stesse scale che sai
a volte salgono, altre scendono
fin dove tu mi conduci.

Fin dove la memoria mi conduce.

Fra i ricordi mai ordinati in soffitta,
dove dal lucernario la luce filtra
e rende immortale la tenerezza del tempo
in un tempo sempre più a forma
di domanda.

La pietra accompagna
quello strano modo
di scendere e salire le scale
o la rieducazione ai primi passi,
nel lungo tempo senza gambe.

Anche le piante de lauro
separano le distanze:
giovani foglie verdi succedono
il travaglio del seme nell’asfalto.

Ti sei fatto largo di tristezza
mentre osservo seguire
l’ombra dalle tue dita lunghe
accarezzare senza toccarle,

le foglie.

.
Trovato fra l’asfalto e le piante di lauro:
la fontanella ancora come allora
sputa acqua sui nostri passi.

la croix du vent

Indépendance - croix d'eau
.
Fotografia di M. Soerial

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Soleggiato e assorto
ti lasci condurre
come fossi l’armatura del guerriero
dai passi del vento.

Nulla a che vedere
con il vivere la vita,
con lo scegliere
piuttosto che lasciarsi vivere.

Tu ci arrivi
passo dopo passo
allontanando
– come d’autunno i rami dalle foglie –
con un’andatura stanca
per imperseguibile sfinimento.

A me rimangono inutili domande:
sul vento, sull’Amore,
sulle unghie rotte sulla cenere

e su quel luogo che sei
dove nulla accade.

.
non chiedermi dove l’ho trovato

saison

indépendance - amants
.
Fotografia di Perspektive

.

Luci bianche 
disegnano contorni
dentro gli zigomi alti.

Pensieri in controluce
cercano la tua ombra.

Il mio tempo
è quello che resta
e occhi infiniti
per contenere quello che di te
non si trattiene.

Vorrei essere
dentro al tuo pensiero ricorrente e breve
chiusa nel morso
del pane e della fame.

Anche i piedi cantano
l’andare abbracciato delle ombre
come fossimo noi fra gli alberi
quel cinguettare rosso

che ci vola addosso e si perde
nelle lunghe sere d’estate
e nei risvegli d’inverno.

.
trovato a Verona
fra filari d’uva