feuilles d'automne

indépendance - feuilles
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Fotografia di C. Fred

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Silenzi
accompagnano il passare
degli anni.

Mi richiama
il volo distante
di una foglia sul passando
che racchiude il segreto
dei colori d’autunno.

Ha un senso il riverbero
del suo adagiarsi sull’acqua
in una conca di mille stelle

come se il cielo
fosse la dimensione del capovolto,
l’immagine riflessa
che non ammette distanze.

Fra noi
e quello che succede,
il passo frettoloso
di chi non conosce la meta,
il senso del viaggio

o solo una foglia senza casa
portata dal vento.

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trovato in giorni di foglie
di alberi e di cose inattese

raison d'être

indépendance - jeux
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Fotografia di Susan B.

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Mi sveglia ogni giorno
quel pensiero fra le costole
e il suo esserci che batte.

Sembra una persiana rotta
semichiusa su un ricordo.

Solo i cerchi d’un lancio
incantano i voli delle anatre,
o semplicemente uno sguardo.

Che bella ricchezza
l’esserci ora nonostante tutto;
percepirti presenza
in quella forma ch’è già eterno
in un dove che non sappiamo
ma dove stiamo
– per separate vie –
andando.

Respirarmi nel muoversi delle foglie
ed essere radice e resina
d’un giorno in cui
fosti tu il motivo esatto
del vento.

E ancora sbatte
come una persiana rotta
sul quel nodo triste ch’è oggi

innesto o frutto selvatico
nato
in una notte di luglio. 

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trovato in due ore di sonno

en ce temps-là

indépendance - liberté
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Fotografia di Penny J.

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Quelle lunghe ore senza tempo
e quell’esserci così per forza,
come se stessi per vita mia
già scrivendo l’undicesimo comandamento.

Vorrei estirpare la pesantezza
come una radice dalla terra
e sfamare il bisogno di colori
dall’arancione di una carota.

Ci sono giorni che si scrivono
con la luna di traverso
o il sole fuori posto.

Certe ombre si vedono anche al buio
e occupano verità e menzogne
come il filo d’erba al prato.

Mi soccorra la Speranza
quando la notte
copre tutte le radici nella terra
e quando anche la terra
si veste di silenzio.

Vorrei frugarmi dentro la vita
in cerca solo di una stupida certezza,
o di una noce fossilizzata
come amuleto.

Sentirti vibrare in quest’eterno
ch’è dichiarazione di vita

per noi che inciampando
stiamo solo passando.

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c’è il solito rumore che parla dentro.
la vita fuori fa il suo corso.
ancora mi sto guardando per vedere
se mi riconosco almeno di spalle.

tendre comme la mémoire

indépendance- les temps
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Fotografia di S. Sabor

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C’è dell’altro
in quel mio cercarti,
ch’è il mio cercarmi:

riappropriarmi delle mie foglie,
consapevole che siano tue
le radici con cui
sfiorano cielo e terra.

Sedermi senza timore
dentro il luogo oscuro
dove aspettando tempo,
s’accendono prive di altra storia
le stelle.

Essere già memoria
– di quei lunghi giorni di sole –
in cui eravamo ombre
e il loro odore.

In un filo d’erba,
c’era un mondo intero,
come visioni d’altro

quel nostro
lasciarsi addomesticare
dalla tenerezza.

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trovato nel solito posto
mentre cercavo i miei calzini arancioni

la même musique

indépendance - la musique des jours
.
Fotografia di T. Lulayu

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Le stesse scale che sai
a volte salgono, altre scendono
fin dove tu mi conduci.

Fin dove la memoria mi conduce.

Fra i ricordi mai ordinati in soffitta,
dove dal lucernario la luce filtra
e rende immortale la tenerezza del tempo
in un tempo sempre più a forma
di domanda.

La pietra accompagna
quello strano modo
di scendere e salire le scale
o la rieducazione ai primi passi,
nel lungo tempo senza gambe.

Anche le piante de lauro
separano le distanze:
giovani foglie verdi succedono
il travaglio del seme nell’asfalto.

Ti sei fatto largo di tristezza
mentre osservo seguire
l’ombra dalle tue dita lunghe
accarezzare senza toccarle,

le foglie.

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Trovato fra l’asfalto e le piante di lauro:
la fontanella ancora come allora
sputa acqua sui nostri passi.

et maintenant

indépendance - tendrement
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Fotografia di J. Lee

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Incontro
la presenza di me
dentro i pieni di memoria,
nella verità degli altri,
dove non mi vedo
o nei ricordi.

Erano belli
i giorni di lauro,
le capriole sulla tenerezza,
il sentirmi nel centro esatto
del tuo desiderio.

Era bella la pioggia d’autunno,
vista dal riparo sicuro
del tempo che non scorre.

Ora sono il ventre
di una marea
e sono quella che piove
su altre finestre
in odore di gelsomini e muschio.

S’accende la vita,
quasi per distrazione
aspettando alla fermata dei giorni,

un altro ricordo.

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trovato così, cercado altro.

souvenirs d'un jour

indépendance - couple
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Fotografia di A literatia

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C’è una stagione
che colora prati
e anticipa il nuovo inverno.

C’è una stagione che ancora ricordo:
vestiva i tuoi odori,
spezia d’autunno la fragranza
e la foglia che copriva i peccati
era del tuo giugno,
già matura ma sempre verde.

Ci siamo giocati anche Dio
con quei dieci discorsi
sull’amore, sul peccato,
su una vergine che ha partorito.

Ora che le distanze non hanno orizzonti,
che il mio cercarti
è sondare la profondità del mio quando,
che le strade si riempiono di rumori a me distanti,

su quante ragnatele 
bagnate di rugiada

dovrò tessere i miei ricordi?

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trovato cercando di pensare
alla bontà del vino.
Sei uscito al solito, da dove scivola un pensiero,
dalla forza di uno starnuto.

comme si le temps…

indépendance - les temps
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Fotografia di C. Lebraseur

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Se mai tornerò
dove s’è spezzato il ramo,
o dove ci ricordano
i gesti della memoria,
bucherà la neve, la primavera.

Quel foulard che uccise il vento
solo per salutarti,
o gli occhi rimasti incisi
sulla parete di un arrivederci.

Se ancora si spezza un ramo,
soccorrilo per cuore mio
dalle pareti disabitate
del nostro eterno.

Fiorisce anche senza radice
una bianca soltudine

nella pioggia.

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trovato dove cercavo una spillatrice

au jour le jour

indépendance - femme
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Fotografia di Taraviolet
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Cambio prospettiva ogni giorno.

Dove le immagini si succedono
proprio dove tutto sta cambiando,
lì senza dirmi niente
fugacemente m’incontro.

Giochi di sguardi
e poche rassicurazioni
dove il gallo canta molto prima dell’alba
quasi sempre è per tradimento.

E’ pur vero
che m’addormento ogni notte
fra le braccia di un pensiero diverso.

Neanche il mio morire ogni giorno,
lentamente,
– come vita impone –

rassicura le mie ansie.

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trovato

sur long hiver

indépendance - encore fille
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Fotografia di T. Violet

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Troppe notti
in soccorso alle stelle,
ci hanno fatto tremare la notte,
e maledire le disgrazie.

Vita disegna
l’odore della pioggia
negli occhi.

Troppe notti
non si sono mai chiuse al giorno
ed è stato un lungo inverno
senza finestre.

Eravamo
già in capo al mondo
senza capire
dove si posassero al risveglio,
nel buio,

le gambe.

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trovato
per troppi anni ad ogni risveglio.