Sono ancora fuori casa.
Al momento di passaggio sul pc di Monia, in Roma
dove rimarrò alcuni giorni per definire cose
e abbracciare persone.
Fino a quando non tornerò a casa
mancheranno le immagini.
E’ il limite che sto riscontrando da quando
il notebook ha deciso di lasciarmi.
E’ già preziosa l’accoglienza
che mi permette di esserci qui
o di passaggio su facebook.
La serata di poesia ieri sera a Foggia
è stata scritta da chi c’era
e solo chi c’era può ricordarmi com’era.
***
.
Ci sono tempi che invecchiano precocemente
a dispetto di amori che sembrano essere
eternamente protetti e immortalati
nel loro attimo nascente.
I silenzi parlano,
scolpiscono tempi eterni
per essere loro stessi
la misura del tempo.
Un mare in tempesta
ora è un prato ai limiti della carne,
dove ancora fiorisci
nel mio sanguinando.
Io per me,
ricordandomi un fatto,
guardo il muoversi delle ombre:
la tua che va,
la mia che t’aspetta.
trovato sul pc di Monia