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Fotografia di A. Vie
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Che il sole ti asciughi
le polveri del lago che hai negli occhi
al risveglio.
Ho ancora appesa la voglia di vivere
al chiodo dei nostri giorni.
Solo la ruggine ricorda
quant’è piovuto
o quanto, in silenzio
tu ed io abbiamo pianto.
Vorre leccarti la profondità
del silenzio
e lì incontrarti giocoso
come fu il nostro breve tempo.
Anche le rondini
dormono sulle attese
e partoriscono nuovi soli in inverno
per questa solitudine
che c’accompagna.
Hanno la casa disabitata
tutti i viandanti che incontro
e soggiornano brevi attimi
nell’incrocio degli sguardi,
più oltre la carne,
nel deserto fiorito
generato
da un lungo giorno di pioggia.
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Trovato in casa
mentre cercavo gli infradito arancioni